L’F.B.I rende pubblico il dossier segreto su Steve Jobs
Gawker ha notato che l’FBI ha appena reso pubblico un dossier relativo a Steve Jobs che raccoglie informazioni antecedenti al 1991. Le 191 pagine del dossier su Jobs è stato realizzato in vista di un appuntamento con il Presidente George HW Bush (in carica da 1989 al 1993). Il documento è stato rilasciato in seguito ad una richiesta del Freedom of Information Act presentata attraverso il sito governativo MuckRock.
Al di là delle informazioni biografiche di base, il dossier include un certo numero di osservazioni da parte di persone vicine a Jobs, che sono state intervistate per aiutare a costruire un quadro del suo background. Il dossier contiene un numero insolitamente elevato di commenti “dispregiativi”, alcuni mettono in dubbio la sua onestà, mentre altri fanno riferimento alla capacità di Jobs “distorcere la verità e distorcere la realtà per raggiungere i suoi obiettivi”. Qualcuno ha anche commentato negativamente il comportamento di Steve che per tre anni si rifiutò di riconoscer la figlia Lisa avuta nel 1978 dall’ex-compagna di gioventù, e che vissero con il sostegno degli assegni statali per diverso tempo.
“Molti individui hanno messo in dubbio la sua onestà riferendo che Mr Jobs avrebbe capovolto la verità e distorto la realtà pur di raggiungere i suoi obiettivi”. Una donna segnala una vita personale contraddistinta da “narcisismo” e “superficialità”.
Un’altra persona residente a Palo Alto che si dichiara un ex “buon amico” di Jobs, sostiene che era una persona fondamentalmente “onesta” e “affidabile”, un “individuo complesso” e il suo “carattere morale è sospetto”, ricordando che aveva perso il sostegno di molti dipendenti di Apple “come risultato della sua ambizione”.
Tra le altre cose annotate nel dossier, c’è anche l’uso di droghe illegali tra gli anni ’60 e ’70 (particolare già noto) ma “Non sappiamo se ne fa ancora uso”, avrebbe dichiarato un’altra fonte anonima (tutti i nomi delle persone intervistate dall’F.B.I. sono coperte da omissis).
Alcune informazioni contenute del dossier dell’F.B.I. – fa notare Gawker – non sono incluse neppure nella recente biografia ufficiale scritta da Walter Isaacson, come quella di un possibile attentato che era stato organizzato ai danni di Jobs nel 1985 da parte di un ricattatore che minacciò di farlo saltare in aria se non gli avesse versato un milione di dollari oppure che nel 1991 Jobs era stato preso in considerazione dall’amministrazione Bush per un incarico nell’Export Council presidenziale.
Secondo alcune indiscrezioni, l’F.B.I. non ha mai digerito l’atteggiamento di Jobs, che si sarebbe ripetutamente rifiutato di ottemperare ai numerosi inviti per farsi intervistare: “Sono troppo impegnato, non posso perdere un’ora del mio tempo seduto a parlare con voi”, avrebbe risposto il co-fondatore di Apple.
Una curiosità, nel dossier dell’F.B.I, tra le note positive è stato annotato che: “Jobs non ha parenti nei Paesi controllati dai comunisti”.
13 Commento
Considerato che all’epoca dei fatti era già milionario, il fatto di non voler riconoscere o aiutare la ex-compagna e la figlia è stata sempre una cosa di Steve Jobs che mi ha lasciato negativamente impressionato.
Così la questione della distorsione della realtà è stata confermata. Mi chiedo come i fanboy di Apple gireranno la frittata.
Non voglio essere io il primo a girare la frittata, ma togli Steve Jobs dalla Apple e cosa ottieni? Rimetticelo e avrai computer e dispositivi portatili fantastici. Nessuno fino ad ora è riuscito a fare tanto.
Sono faccende personali su cui nessuno può parlare, si riduce sempre a parlare di soldi ma magari non l’ha mantenuta perchè va un pò a sapere cos’è successo.
Il fatto che sia stato un genio nel suo campo non implica necessariamente che debba essere stato un santo…la vita di ognuno di noi ha molti aspetti criticabili, mi sembra veramente inutile e di cattivo gusto questo sciacallaggio ora che è morto.
@Jolly: ma a te i fanboy di apple e jobs cos’anno fatto invece? e premetto che non ho niente della apple e mi sta sui colgioni l’i phone…perchè godere delle faccende private di un uomo MORTO messo adesso alla berlina? la risposta è sempre una: frustrazione personale.
@ Walt Kovalski: in realtà, la questione della figlia Lisa e altre storie come quella del premio Atari mai diviso con Wozniak, sono note da tempo. Solo che adesso riemergono sull’onda emotiva della morte. I particolari nuovi sono il dossier, l’attentato e il fatto che era stato preso in considerazione da Bush.
@Stefano: appunto,Jobs deve eventualmente essere ricordato (per chi vorrà farlo) per l’apporto indiscutibile che ha datto nello sviluppo di alcune tecnologie,preoccuparsi degli aspetti morali mi sembra inutile ed ipocrita.
E, ripeto, lo dico da anti-tecnologico quale sono….guido un’auto d’epoca e sul cellulare più di 50 euro per comprarlo non ci spendo….
mi è fuggita una T di troppo,scusate…
Jolly
Ovviamente tu dai per scontato che le cose negative dette su Jobs siano vere al 100%. D’altronde a te che importa: se se ne parla male allora sarà per forza vero!
Qua mi sa che il fanatico è qualcun’altro 😉
Preparare badili e pale: dopo le abbondanti nevicate ora aspettiamoci la montagna di m***a che i detrattori di Jobs getteranno sul suo cadavere. Non aspettano altro: questo pseudo rapporto FBI per loro, è una vera manna(ia).
Per quel che riguarda Jobs, personalmente non mi è mai stato simpatico ben conoscendo da anni e anni i suoi arcinoti sbalzi umorali: a fianco di un iracondo non riuscirei mai a vivere.
Ciò non toglie che senza di lui l’informatica user-friendly sicuramente manco esisterebbe o nella migliore delle ipotesi lo sarebbe molto meno.
Il PC probabilmente avrebbe mantenuto la sua sostanza e la sua aurea di prodotto elitario.
A mio modo di vedere è più che sufficiente questo per rendere Jobs un personaggio degno di ammirazione, per la sua capacità di vedere o addirittura creare un futuro dove chiunque può usufruire di un’informatica resa umana.
Per quel che riguarda chi odia infantilmente una azienda in un sito frequentato da appassionati della piattaforma definendoli fanboy (la qual cosa secca sopratutto persone come me che bazzicano nell’informatica fin da prima dei tempi delle BBS e dei modem a 14.4 kbit/s), denota qualche problema sociale nella vita reale che viene trasportato in quella virtuale dove probabilmente, il fatto di non avere un aspetto fisico, li fa sentire più grandi e sicuri di quanto non accada nella realtà: chi vive davvero manco se lo sogna di andare a seminar vento e a sparlare dietro a Apple, Microsoft o a Google in siti frequentati dai rispettivi utenti…
Un consiglio: cominciate a vivere la vostra vita e non quella di Jobs e occupatevi dei problemi che vi riguardano: la maggior parte degli “altri” sa badare a se stessa senza il vostro fastidioso “aiuto”
@Carlo. Totalmente d’accordo. Sono un0altro che bazzicava le BBS e faceva “cantare” i modem a 14,4k e successivi
Penso che il dossier sulla vita di S.J. sia per me un extra della biografia scritta da Isaacson. Nella biografia c’è scritto che Jobs era sotto controllo dell’FBI quando con la Pixar ecc… (nn svelo altro per chi non l’ha ancora letta :)) perciò, sapere cosa abbia scritto l’FBI di lui non fa altro che alimentare la mia curiosità e la mia cultura “Appleliana”.
Certo, mi fa ridere leggere “Jobs non ha parenti nei Paesi controllati dai comunisti”, ma erano altri tempi… ora comunisti sarà stato sostituito da terroristi 🙂