Moof! Il piano B di Apple
Apple è una azienda che non può permettersi il lusso di dipendere da un unico fornitore di processori per i suoi Mac, e storicamente ha sempre avuto un “Piano B”.
Per oltre un decennio, Cupertino ha utilizzato i microprocessori 68K di Motorola, e a quei tempi era impensabile prevedere che la casa delle alette potesse un giorno trovarsi in difficoltà, cosa che avvenne puntualmente nel 1994. Prima che ciò accadesse, però, Apple era riuscita a stringere un alleanza con il nemico storico IBM per lo sviluppo dell’architettura di microprocessori RISC PowerPC, sviluppo al quale partecipò anche Freescale, la ex divisione di microprocessori di Motorola.
Proprio come per Motorola, nessuno negli anni ’90 poteva prevedere che un giorno IBM-Freescale uscissero dal mercato dei computer e dei processori, ma Steve Jobs predispose ugualmente un piano B questa volta a dir poco “clamoroso”: sviluppare segretamente Mac OS X per la piattaforma Intel. Nel 2005, quando oramai era chiaro che “Big Blue” non poteva o non voleva realizzare il G5 per i PowerBook, in una storica conferenza del WWDC fu annunciata la transizione ad Intel.
Sembra impossibile, ma la storia si ripete ancora e con Intel, che naturalmente 10 anni fa nessuno poteva anche solo immaginare che potesse pericolosamente scricchiolare come sta facendo adesso. L’azienda di Santa Clara ha recentemente licenziato 12.000 dipendenti, e si torva in grave difficoltà per via della profonda crisi del mercato dei PC, ma anche per un errore strategico: nessun smartphone o tablet in commercio oggi utilizza un processore Intel.
È vero, c’è anche AMD che produce processori per computer che hanno poco o nulla da invidiare a quelli di Intel, ma AMD è una azienda molto più piccola rispetto ad Intel, e poi da diversi anni sembra più interessata a sviluppare processori grafici.
Questa volta il piano B di Apple si chiama ARM. Da tempo si parla del possibile lancio di un Mac ARM, e nel fine settimana alcuni sviluppatori “smanettoni” hanno trovato tra le righe del codice della seconda beta di macOS Sierra 10.12.1 il supporto per un processore ARM chiamato Hurrican.
Al momento, non esiste alcuna architettura ARM Hurricane, ma non deve sorprendere più di tanto perché grazie all’acquisto nel 2008 della californiana PA Semi, Cupertino è una delle poche licenziatarie ARM, cosa che le ha permesso fino adesso di modificare e ottimizzare i processori ARM fornitegli da Samsung per i suoi iPhone e iPad. Quindi, Hurricane non è altro che una serie di processori ARM ottimizzati per i Mac.
Il piano B di Apple questa volta sembra architettato fin nei minimi particolari per rendere la transizione ARM meno elaborata e dolorosa rispetto a quella Intel. Infatti, dall’anno scorso Apple ha introdotto una delle più grosse novità nel campo dello sviluppo delle applicazioni: BitCode. In pratica ogni applicazione che si può scaricare dall’App Store è sviluppata in modo tale che possa automaticamente sfruttare le funzionalità di un nuovo processore senza che ci sia bisogno di riprogettare l’applicazione stessa.
Quindi, gli sviluppatori non dovranno apportare nessuna modifica alle loro applicazioni se Apple improvvisamente cambierà architettura del processore. Dal primo giorno, le applicazioni funzioneranno con il nuovo tipo di processore a prescindere se gli sviluppatori sapevano che una piattaforma ARM per Mac stava arrivando o no, perché l’App Store è in grado di ricompilare automaticamente le applicazioni.
Naturalmente, il momento più opportuno per annunciare la transizione ARM è la conferenza WWDC riservata agli sviluppatori del giugno del prossimo anno, ma secondo alcuni analisti il primo Mac ARM potrebbe arrivare già per la fine di quest’anno.
Moof! è una rubrica di Spider-Mac in cui trovate brevi pensieri, URL cui andare per documentarvi meglio, un software da scaricare, insomma tante piccole cose che hanno sempre a che fare con il mondo Apple, ma raccontate in un articolo “leggero” che può essere uno spunto di riflessione o di polemica, una provocazione.
9 Commento
davvero interessante
Molto interessante… volevo pensionare l’iMac ma a sto punto aspetterò giugno
Non so, ma per me non è il piano B. Per me è sempre stato il piano A da quando hanno comprato PA Semi. E ora che Intel ha il permesso di produrre chip con architettura Arm ci si avvicina sempre di più a quel momento. Come al solito il problema saranno i programmi che non sono mai sbarcati sul Mac App Store. Praticamente tutti quelli professionali.
Infatti, nel mondo professionale praticamente tutti i programmi sono fuori dallo Store, inoltre questo passo vorrebbe dire tornare a fare gli eremiti: niente Parallels, DualBoot, Wine, attese infinite per i porting delle librerie UNIX…
Apple ha grande potere nel settore mobile, ma macOS ha uno share del 7-8%, se taglia fuori certi equilibri, riceverà un sonoro calcio sul sedere e tornerà alle percentuali ridicole di 10 anni fa. Questo ovviamente non sarebbe un grande danno nell’economia dell’azienda, se mantiene un settore mobile molto forte, ma è altrettanto vero che la nomea “Apple marchio per professionisti” morirà definitivamente.
I professionisti continueranno ad utilizzare Photoshop & C. sui Mac Intel per alcuni anni ancora, e cioè fino a quando la transizione ARM sarà completata. Lo stesso è accaduto nella transizione Motorola-PowerPC, PowerPC-Intel e perfino Mac OS 9-Mac OS X.
A meno di un cambio radicale dell’intero mercato, io non passerei mai a lavorare su un processore ARM, se non altro perché vorrebbe dire che gli strumenti che uso arriverebbero con mesi di ritardo.
Tu pensa anche al più fesso dei web developer che per migliorare il suo lavoro usa strumenti di automazione come gulp, node o webpack, questa sarebbe tutta roba che non funziona sui nuovi processori e richiederebbe una doppia manutenzione. Prova ad indovinare quale mercato verrà sacrificato?
Le stesse identiche catastrofiche previsioni sono state fatte in occasione delle tre transizioni precedenti di Apple, tutte smentite dal progressivo aumento della quota di mercato dei Mac.
Che voi sappiate ci sono previsioni di nuovi iMac ?
grazie
Tim Cook ha già detto che ottobre sarà un mese ricco di novità per i Mac ?