Xiaomi: copiare Apple non è stato sufficiente
Lei Jung, CEO di Xiaomi, ha annunciato che non rivelerà i dati di vendita degli smartphone per il 2016. Il motivo? Un completo fallimento rispetto all’obiettivo prefissato.
Accreditati fino a qualche anno fa come i più agguerriti e temibili concorrenti degli iPhone, gli smartphone di Xiaomi hanno avuto un grande successo iniziale perché esteticamente erano la copia esatta, quasi imbarazzante, degli iPhone, venduti però a metà prezzo.
Xiaomi è passata dai 7,2 milioni di smartphone venduti nel 2012, a 18,7 milioni nel 2013 e a 61 milioni nel 2014. Una crescita spaventosa dovuta all’incredibile popolarità degli iPhone in Cina, che ha spinto chi non poteva permetterseli ad acquistare la copia.
Tuttavia, Xianom è divenuta bel presto una azienda senza personalità, lo stesso Lei Jung si è presentato vestito come Steve Jobs agli “Special Event”, imitando perfino alcuni atteggiamenti del fondatore Apple. Anche per i negozi al dettaglio sono stati utilizzati gli stessi arredi degli Apple Store, e non accontentandosi di copiare l’iPhone, Xiaomi ha iniziato a clonare molti altri prodotti di Cupertino.
Finito il bacino di utenti in cerca del fac-simile dell’iPhone, la capacità di penetrazione nel mercato dei telefoni Xiaomi è crollata in maniera repentina, tanto che adesso tra gli obiettivi societari non figurano più i telefoni, e gli sforzi si concentreranno sullo sviluppo dell’intelligenza artificiale, la creazione di un clone dell’Apple Pay e su un servizio di banca digitale.