Addio alla privacy: WhatsApp rende disponibile la “Posizione attuale”
Dopo un periodo di sperimentazione durato diversi mesi, Facebook ha annunciato la tanto criticata funzionalità “Posizione attuale”, che consente di condividere la posizione in tempo reale con i propri familiari e amici.
“Posizione attuale” è disabilitata di default, per attivarla bisogna selezionare una chat o crearne una nuova con la persona a cui si desidera far conoscere i propri spostamenti, quindi toccare il pulsante più (+) per gli allegati, e dal menu contestuale che appare scegliere Posizione e poi “Condividi posizione attuale”. Si può anche stabilire per quanto tempo far conoscere la propria posizione, si va da 15 minuti a 8 ore, e in qualsiasi momento interrompere la condivisione.
Se la condivisione della propria posizione avviene all’interno di una chat di gruppo, tutti visualizzeranno la vostra posizione su una mappa. Per ragioni di sicurezza, la funzione è crittografata end-to-end.
Naturalmente, come tutte le funzionalità che permettono di monitorare passo-passo i propri spostamenti, l’annuncio ha suscitato le ire dei sostenitori della privacy.
La funzione “posizione attuale” sarà disponibile per i dispositivi iOS e Android nelle prossime settimane.
9 Commento
Mi ricorda “Trova i miei amici” di Apple…o sbaglio?
Si, però Trova i miei amici è solo per gli utenti iPhone, e di mezzo non c’è Facebook che in quanto a privacy lascia molto a desiderare.
Quoto!
È una funzione che può essere utile, dov’è il problema?
A nessuno è capitato di inviare la propria posizione ad altri per facilitare l’incontro in un luogo pubblico affollato?
La funzione per inviare la propria posizione esiste da tempo in WhatsApp.
Quest’altra è differente perché consente di monitorare gli spostamenti di una persona.
Immagino la possibilità per un genitore di verificare dove si trova un figlio/figlia mentre torna da casa, un gruppo di amici che riescono a calcolare le tempistiche di un incontro tra i componenti, ecc…
Ovviamente, come un coltello o un remote control, dipende dall’uso che se ne fa.
scusa, trova amici non è quella funzione che ti chiede il permesso per condividere la tua posizione? attualmente non ho avuto ancora il permesso da mia figlia 🙂
ps: è evidente che per la maggior parte delle persone la privacy non è importante, ecco perchè i social fanno quello che vogliono.
Sono d’accordo con molti pareri letti – il controllo da parte di Mr. Facebook, d’altro canto, non può che generare perplessità. Facebook, con la cifretta di 19 mld di $, ha avuto già accesso a 1,3 mld di numeri di telefono (senza contare l’associazione forzata tra gli account del social e di WA, almeno all’inizio); inoltre ricordo la presenza di quella che il Guardian definì una backdoor e che successivamente WA dichiarò essere un sistema scientemente voluto per “evitare la perdita di messaggi inviati ad un contatto non in linea”. Fatto sta che tale sistema consente loro di leggere tranquillamente tali messaggi, non proprio conforme alla protezione totale end-to-end che sottolineano. Ora potrebbero (facendo leva come sempre su una funzione utile, si pensi a circostanze in cui seguire il percorso di una persona è un buon aiuto) anche avere informazioni abbastanza accurate della posizione di un utente e per un periodo relativamente lungo. No good. Non pochi, e ancora ahimè, accolgono lo Zuck come un salvatore dell’umanità nelle università e nei centri congressi. Siamo arrivati alla follia. Ma la responsabilità, diciamolo chiaro, è della gggente. Non impara mai a valutare gli effetti delle proprie abitudini.
“La rivoluzione/Che giochi sul web/Sai chi ce l’ha regalata?/Non t’hanno insegnato/Già da piccino/Niente dolci da gente ignota.”
Luc ti stimo!