Guida all’acquisto degli iMac 21.5″ e 27″ (metà 2011)
Si potrebbe pensare che è facile scegliere uno degli ultimi modelli di iMac, dopo tutto, ci sono solo quattro configurazioni da considerare. A differenza dei produttori di PC, non avete decine di linee di prodotti e configurazioni desktop differenti su cui riflettere. Ma una volta che si decide di acquistare un nuovo iMac e si inizia a consultare l’Apple Store online, si presentano una serie di scelte. Meglio l’iMac da 21″ top di gamma o aggiungere €200 è prendere il 27″ base? E’ preferibile aggiungere l’hard disk da 2TB o l’unità a stato solido? Queste domande e altre simili, sono tra le più frequenti.
In questo articolo vengono analizzate nel dettaglio le caratteristiche hardware dei nuovi iMac. I test sono stati sono effettuati con applicazioni consumer e pro, il tutto confrontato con i benchmark della serie precedente (per valutare se è il caso o meno di passare al modello nuovo).
Vi posso già anticipare che l’ultima linea di iMac introdotti da Apple offrono un vantaggio in termini di velocità senza precedenti grazie all’adozione del nuovo processore realizzato da Intel con architettura Sandy Bridge e l’aggiunta della tecnologia Thunderbolt.
Configurazioni e prezzi
Come anticipato, Apple offre quattro configurazioni, due con display da 21,5″ e due con il 27″. Il prezzo d’ingesso dell’iMac è di €1.158 per il modello da 21,5 pollici con processore Intel Core i5 2,5 GHz quad core, hard disk da 500 GB e scheda video AMD Radeon HD 6750M con 512 MB di memoria dedicata. Per €1.461,00 si si può comprare l’iMac 2.7 GHz, con l’hard disk da 1 TB e scheda grafica AMD Radeon HD 6770M con 512 MB di VRAM. Il gigantesco iMac 27″ “entry level costa €1.663, mentre per il top di gamma con processore Intel Core i5 3,1 GHz e AMD Radeon HD 6970M con 1 GB di VRAM occorrono €1.915.
Ogni iMac viene spedito con 4GB di memoria RAM DDR3 a 1.333 MHz (in fase d’ordine su Apple Store online si può optare per 8GB di RAM aggiungendo €202, oppure 16GB di RAM per €403), Bluetooth, Wi-Fi, Giga-Ethernet, una o due porte Thunderbolt a seconda del modello, una tastiera Apple wireless e come di consueto si può scegliere se avere il Magic Mouse o il Magic Trackpad. L’iMac 21″ ha una risoluzione 1.920×1.080 pixel, il 27” 2.560×1.440 pixel.
Il processore di tutti gli iMac è l’Intel Core i5 quad core (ad eccezione del 21″ entry level, in fase d’ordine su Apple Store online è possibile optare per il Core i7, che costa €202 in più) L’architettura Sandy Bridge, integra l’unità di elaborazione principale, la cache e il controller della memoria su un singolo chip, per ridurre i tempi d’accesso ai dati attraverso il bus di sistema. Tutti gli iMac hanno 6 MB di memoria cache di terzo livello e supportano la tecnologia Turbo Boost 2.0, che permette al processore di aumentare ulteriormente la velocità operativa quando necessario. La tecnologia Hyper Threading, che crea due nuclei virtuali per ogni singolo core presente nel processore, e che permette di aumentare ulteriormente le prestazioni e disponibile solo con il processore opzionale Intel Core i7.
L’iMac 21,5″ dispone di un disco da 500GB a 7.200 rpm. Gli altri tre modelli hanno una capacità di archiviazione pari a 1TB estendibile a 2TB sempre in fase d’ordine (+ €151) oppure si può optare per l’unità SSD da 256 GB (+ €504), SSD e disco da 1 TB (+ €605), unità SSD e disco da 2 TB (+ €756). Personalmente sconsiglio di aggiornare gli hard disk dopo l’acquisto con unità più economiche perchè l’operazione invalida la garanzia. Inoltre, sembra che Apple abbia imposto una limitazione sia sul firmware degli hard disk sia utilizzando un connettore proprietario che non permette il funzionamento di dispositivi non ufficiali. Se si ha necessità di ulteriore spazio o di una configurazione ibrida SSD e HDD è forse il caso di pianificare attentamente la configurazione prima dell’acquisto. Pur disponendo del supporto per la tecnologia Serial ATA-3, capace di trasferire fino a 6 Gbps, gli hard disk utilizzati da Apple sono conformi alla tecnologia Serial ATA-2, nati per operare fino a 3 Gbps di velocità. La diffusione degli hard disk basati sullo standard SATA-3 non è ancora comune, ma non è escluso che nei prossimi mesi Apple possa adottare dischi più recenti per i propri iMac. Riguardo il resto della configurazione è cambiato poco. I nuovi iMac dispongono di un lettore DVD SuperDrive 8X, in grado di “bruciare” anche dischi a doppio strato alla velocità di 4X. Si aggiunge un lettore di schede di memoria SD per facilitare il trasferimento di foto o filmati da fotocamere e videocamere digitali.
Thunderbolt
Un nuovo connettore di comunicazione esterna chiamato Thunderbolt può essere utilizzato per collegare monitor esterni compatibili Mini DisplayPort o grazie agli adattatori che consentono di utilizzare quelli tradizionali VGA o DVI. Introdotta a inizio di quest’anno all’interno dei nuovi MacBook Pro, questa porta di comunicazione, che mantiene la forma del Mini DisplayPort, consente di collegare al proprio computer dispositivi di storage esterni o videocamere, fotocamere, stampanti, ecc. che utilizzeranno questo nuovo standard. Thunderbolt offre una velocità di trasferimento dati di 10 Gbps, che è circa 12 volte più veloce della tecnologia FireWire 800 e ben 20 volte più veloce della diffusissima USB 2.0. I modelli con schermo da 21,5 pollici hanno una sola porta Thunderbolt, mentre quelli da 27 ne hanno due.
Il problema riscontrato fin dalla sua presentazione sui MacBook Pro è che i cavi Thunderbolt, eventuali adattatori per utilizzare altre tecnologie (FireWire, USB o Ethernet) e periferiche compatibili sono praticamente inesistenti. Quando è stato introdotta la tecnologia Thunderbolt molte aziende avevano indicato di essere al lavoro su diversi prodotti, ma molte di queste non hanno ancora indicato quando queste sarano effettivamente disponibili. Proprio per questo, Thunderbolt non è l’unica ragione per cui si dovrebbe acquistare un nuovi iMac e, fortunatamente, il mancato utilizzo di questa tecnologia non compromette le prestazioni dei nuovi all-in-one di Apple.
Gli iMac dispongono comunque di quattro porte USB 2.0 e una FireWire 800 per collegare qualsiasi dispositivo esterno, compresi hard disk, stampanti, scanner e quant’altro.Il primo tallone di Achille dovuto all’utilizzo del nuovo connettore con la stessa forma di quello Mini DisplayPort si nota nel momento in cui vogliate utilizzare l’iMac da 27 pollici come “schermo” per un dispositivo dotato di connettività HDMI. Con gli iMac 2010 era infatti possibile con un adattatore HDMI-to-Mini DisplayPort collegare un lettore Blu-ray Disc o una console per videogiochi al computer, godendo della dimensione del grande monitor offerto da Apple. Questi connettori, a causa della differente alimentazione richiesta dalla connessione Thunderbolt, non funzionano e l’equivalente HDMI-to-Thunderbolt ancora non è disponibile in commercio.Se avete, però, un MacBook Pro 2011 con connessione Thunderbolt potete utilizzare l’iMac come schermo aggiuntivo del vostro portatile. In ogni caso, come detto poco sopra, non abbiamo potuto verificare il funzionamento in quanto non erano disponibili cavi Thunderbolt durante la realizzazione di questo articolo.
Display
I nuovi iMac si presentano esteticamente come i precedenti modelli e utilizzano schermi piuttosto simili. In entrambi i casi è utilizzata una superficie in vetro che rende i colori molti brillanti, l’aspect ratio è di 16:9 e la tecnologia IPS garantisce massima leggibilità da qualsiasi angolazione. La retroilluminazione a LED consente inoltre un discreto risparmio energetico, ma nulla di quanto descritto fino a ora cambia rispetto al modello dello scorso anno.
La scelta della superficie in vetro per schermi di così grande dimensione è spesso stata criticata dagli utenti del computer all-in-one di Apple, ma non ha portato a risultati di alcun tipo. Apple continua nella sua scelta, per lo più estetica, e non ha previsto (e probabilmente non prevederà) un’opzione anti-riflesso per gli schermi degli iMac. Se non si ha un ambiente di lavoro adeguato, quindi, l’iMac potrebbe non essere il computer adatto a ogni tipo di ambiente.
FaceTime HD
Nella parte superiore dello schermo degli iMac è presente una piccola webcam che quest’anno prende il nome di FaceTime HD. Con l’applicazione omonima, la nuova webcam consente di effettuare video chat con altri utenti FaceTime in alta definizione alla risoluzione 720p. Alcune applicazioni preinstallate, come per esempio PhotoBooth, non supportano ancora questa risoluzione così come quelle di terze parti che dovranno prima o poi aggiornare le funzionalità relative alla webcam dei Mac.Come notato nel caso dei MacBook Pro più recenti, che utilizzano anch’essi una webcam in alta definizione, la principale differenza rispetto a un modello tradizionale riguarda la nitidezza dell’immagine: specie nella lettura di testi da documenti mostrati durante una video chat, il dettaglio offerto dalla FaceTime HD è notevole.
Test
I dati sono stati piuttosto chiari: il nuovo iMac 21,5″ Core i5 2,5 GHz base è risultato il 24% più veloce del precedente modello, che però montava un processore Core i3 dual core da 3,06 GHz. Come era facile aspettarsi, il nuovi iMac hanno mostrato miglioramenti soprattutto sfruttando i quattro core presenti nel processore di Intel. Un risultato più sconvolgente riguarda però un ulteriore confronto tra lo stesso iMac e il più costoso dello scorso anno, il modello da 27″ con processore Core i5 quad core da da 2,8 GHz: anche in questo caso il più economico degli iMac ha battuto il più costoso computer della scorsa generazione con uno scarto di quasi il 10%. La differenza in questo caso si è sentita soprattutto nella copia dei file, la compressione e la decompressione di cartelle, l’apertura e l’editing di documenti. Sempre per un confronto per analoga fascia di prezzo, il nuovo iMac 27 pollici da €1.663 con processore Core i5 da 2,7 GHz è il 25% più veloce del precedente iMac con processore Core i3 da 3,2 GHz. In alcuni test la differenza ha superato addirittura il 70%. Infine anche i più grandi iMac dell’attuale e della precedente generazione si sono scontrati: in questo caso l’iMac 27 pollici con Core i5 da 2,8 GHz è stato il 16% più veloce del modello con Core i5 quad core da 2,8 GHz dello scorso anno. Sorprendentemente, quando vengono confrontati i singoli modelli di questa generazione le prestazioni registrate dai test risultano molto simili.
Scheda grafica
Tutti i nuovi iMac utilizzano chip grafici della famiglia Radeon HD di AMD, ma in tre differenti varianti. Il più economico adotta il Radeon HD 6750M con 512 MB di memoria dedicata, i due modelli intermedi (da 21,5 e 27 pollici) il Radeon HD 6770M con 512 MB e il più potente e costoso si appoggia a una Radeon HD 6970M con 1 GB di memoria.
Quando viene eseguito un gioco come Call of Duty 4 a una risoluzione relativamente bassa, il frame rate è praticamente identico. Aumentandola fino a 1.920×1.080 pixel (la risoluzione nativa degli iMac da 21,5 pollici) le differenze prestazionali dei vari chip grafici risultano più evidenti. L’iMac con processore da 3,1 GHz e chip 6970M ha un frame rate il 40% superiore a quello dei due iMac 2,7 GHz con il 6770M, addirittura il 66% maggiore a quello del Radeon HD 6750M adottato nell’iMac più economico.
Guida all’acquisto
Il modello base da € 1.158 offre il miglior rapporto prezzo prestazioni nella maggior parte dei casi. I punti deboli sono una dimensione non eccessiva dello spazio dell’hard disk e prestazioni non eccezionali con i videogiochi 3D alle alte risoluzioni, oltre all’impossibilità di personalizzare la configurazione in fase di acquisto. Il modello da 21,5 pollici più costoso (€ 1.461) offre un disco rigido di maggiori dimensioni e un leggero miglioramento delle performance nei giochi 3D, ma permette di personalizzare il computer se acquistato sul sito Apple con un processore più veloce o una soluzione di storage più capiente o veloce.
Per chi punta a uno schermo più ampio, l’iMac 27 pollici da € 1.663 è la scelta più conveniente, considerato soprattutto che le performance non sono di molto più basse di quello più costoso. Tuttavia l’iMac da € 1.915 offre le migliori performance grafiche disponibili nel mondo Mac allo stato attuale e permette un ulteriore miglioramento nella velocità aggiungendo, in fase di ordine, il più potente processore Core i7 da 3,4 GHz per €202.
Punteggio (da 1 a 5):
Pro: prestazioni veloci grazie ai processori quad core Sandy Bridge; webcam FaceTime HD; prestazioni grafiche migliori rispetto agli altri iMac; numerose opzioni di configurazione al momento dell’acquisto online; due porte Thunderbolt
Contro: non è molto più veloce rispetto agli altri iMac meno costosi; manca l’opzione antiriflesso per il display.
Prezzo: € 1.915 (disponibile su Apple Store, spese di spedizione incluse).
Produttore: Apple.
Punteggio (da 1 a 5):
Pro: prestazioni veloci grazie ai processori quad core Sandy Bridge; webcam FaceTime HD; due porte Thunderbolt.
Contro: manca l’opzione antiriflesso per il display.
Prezzo: € 1.663 (disponibile su Apple Store, spese di spedizione incluse).
Produttore: Apple.
Punteggio (da 1 a 5):
Pro: prestazioni veloci grazie ai processori quad core Sandy Bridge; webcam FaceTime HD; è possibile optare per il processore i7 e l’unità SSD; una porta Thunderbolt.
Contro: manca l’opzione antiriflesso per il display.
Prezzo: € 1.461,00 (disponibile su Apple Store, spese di spedizione incluse).
Produttore: Apple.
Punteggio (da 1 a 5):
Pro: prestazioni veloci grazie ai processori quad core Sandy Bridge; webcam FaceTime HD, una porta Thunderbolt.
Contro: prestazioni grafiche lente se comparate con gli altri modelli; manca l’opzione SSD; manca l’opzione antiriflesso per il display.
Prezzo: € 1.158 (disponibile su Apple Store, spese di spedizione incluse).
Produttore: Apple.
10 Commento
Bella comparativa Stefano, forse un po’ in ritardo, ma sarà senz’altro utile a molti.
Anch’io quando ho cambiato il mio precedente iMac mesi fa, ho studiato a lungo i listini Apple, e alla fine ho scelto l’iMac base da €1150, che è già una bella cifra in più rispetto ai PC di pari processore-memoria-HD in vendita oggi.
E devo dire che è un’ottima macchina, molto veloce: secondo me la differenza la fa il quad-core che rispetto ai Core 2 Duo sfrutta molto meglio i 4 nuclei. Sul vecchio iMac bastava che eseguivo una applicazione un po’ intensiva tipo una codifica video che praticamente si rallentava tutto quanto divenendo inutilizzabile; sul nuovo invece va via fluido che è una bellezza. Molto consigliato se si proviene da un Core 2 Duo.
Ho scartato il secondo modello di 2,7 GHz e 21,5″ poiché la differenza in prestazioni non è così eclatante da giustificarne il prezzo. Magari tra un paio d’anni il modello base sarà che so un 8 core e allora sì che ne varrà la pena.
Ho scartato anche i modelli da 27″, troppo costosi per soli 5″ in più. Se voglio con 200€ o meno posso attaccare un secondo monitor (questa volta NON lucido) ed avere così il doppio del desktop, invece di spendere altri €500 ed avere solo una fettina di 12 cm in più.
Ho aggiunto subito altri 4GB di RAM per solo 50€ (altro che i 200€ che vuole Apple per gli stessi chip!)
E ho aggiunto altri HD esterni WD 2TB che costavano fino a pochi giorni fa sui 60-70€ l’uno.
E’ veramente ridicolo oggi vendere il modello base con un HD di soli 500GB e soprattutto non estensibile col BTO. Quanto ci avrà risparmiato Apple a non mettere 1TB di base? 10€ ? Ovvero neanche l’1% del costo dell’ iMac. Vergogna Apple.
Gli unici aspetti negativi sono senz’altro lo schermo lucido, e un po’ la mancanza di Blu-ray (e chiamare SuperDrive oggi un masterizzatore DVD sconfina nel ridicolo; meglio glissare sull’argomento quando qualche amico te lo chiede!).
Curiosamente pensavo che lo schermo lucido servisse per migliorare la visione dei film sull’iMac, ed invece è proprio quando si guarda un video a pieno schermo nelle scene scure (ed oggi i film hanno quasi tutti molte scene scure, esclusi i cartoon) che l’effetto specchio si fa sentire di più. Nell’ uso quotidiano invece lo schermo lucido è meno fastidioso del previsto, a condizione di non avere luci o finestre dietro di sé.
P.S: il iMac 21.5″ Core i5 2.7GHz non costa € 1.663, Stefano
La vera indecenza è non montare di base il Fusion Drive sui modelli più economici e/o direttamente la soluzione “puro SSD” sui modelli da 27 pollici. COnsiderando i prezzi attuali si comportano veramente da cioccolatai, nel senso che potrebbero offrire un SSD SATA standard, in alternativa a quello connesso con la PCIE per i professionisti che necessitano di prestazioni over top. Ad oggi scegliere l’opzione SSD 1 TB costa sui mille euro, ma stiamo scherzando? Poi si stupiscono che le persone a volte scelgano l’usato e, con qualche tutorial su Youtube, facciano l’upgrade in casa…
Ho corretto il prezzo dell’iMac 21.5″ Core i5 2.7GHz che in realtà è di €1.461,00, grazie 😉
Ciao a tutti.
Volevo un consiglio da voi..io sto migrando da pc a mac, ma ovviamente sto valutando tutte le possibili configurazioni, cercando sulla rete.
Essenzialmente mi serve per fare video editing e grafica, molto spesso anche contemporaneamente. Venendo da pc non riesco a regolarmi sul quantitativo di RAM Video che devo avere 512mb o 1gb?
grz a tutti
Direi che la memoria bvideo da 1 GB sia essenziale per chi lavora nella grafica… ad oggi le schede montate sui top di gamma sfruttano 2 GB DDR5, per cui ti consiglierei di puntare sulla scheda migliore (la RAM la puopi aggiornare, l’hard disk lo puoi sostituire con un SSD ma la scheda video difficilmente è upgradabile).
articolo molto illuminante grazie mille, io ho appena acquistato un Imac su emall.it ed ho trovato ottimi prezzi
Ciao, ho comperato il mio primo MAC a 1100€ nuovo in offerta…. 27″ i3 in pratica il modello luglio 2010 …. Non essendo esperto ho fatto un pessimo acquisto ?? :\
Non c’è una risposta giusta o sbagliata, dipende dall’utilizzo che devi farne.
Sono una mezza capra in materia informatica…mio marito dopo 15 anni di Pc e una discreta conoscenza in materia vorrebbe tanto un mac. Io vorrei fargli una sorpresa ma i prezzi un pò (tanto) mi spaventano, pensavo a un 27″ 2,7 ghz e ho notato sul sito Apple un “ricondizionato” a un prezzo + ragionevole. E’ una fregatura? Che rischi si corrono? Grazie x l’aiuto.
Il ricondizionato è un Mac che ha avuto qualche problema ed è tornato in fabbrica, ripristinato e aggiustato da Apple. Gode della garanzia e permette un notevole risparmio.