Moof! Per me la Touch Bar è un successo
Recentemente, il popolare sviluppatore e blogger Mark Arment ha letteralmente sparato a zero sulla Touch Bar del MacBook Pro definendola un “flop”, e augurandosi che presto venga rimossa da tutti i portatili Apple perché “ignorata” dagli utenti.
Per quanto io apprezzi il lavoro svolto fino ad ora da Tim Cook, il problema della Touch Bar è che al momento alla Apple non c’è un CEO carismatico e coraggioso come Steve Jobs.
Quando Steve Jobs presentò il Macintosh 128K nel 1984, il primo computer consumer con interfaccia utente e mouse, per “costringere” gli utenti ad utilizzare la nuova periferica, ordinò di togliere i tasti freccia dalla tastiera che fino ad allora erano serviti come dispositivo di input per spostarsi da un punto all’altro del monitor. La scelta di Jobs potrebbe sembrare “folle”, ma in realtà era perfettamente logica perché, diversamente, tutti avrebbero continuato ad usare i tasti freccia perché così erano abituati a fare da sempre.
La Touch Bar rappresenta una alternativa alle scorciatoie da tastiera che bisogna ricordare a memoria, e anche di alcuni menu non sempre facilmente raggiungibili.
Tim Cook avrebbe dovuto avere il coraggio di rimuovere tutte le scorciatoie da tastiera da macOS, per costringere gli utenti ad utilizzare la Touch Bar, esattamente come Steve Jobs tolse i tasti freccia per forzare l’utilizzo del mouse. E proprio come fece Jobs, che reintrodusse i tasti freccia sui modelli successivi al Macintosh 128K, Tim Cook avrebbe potuto far ripristinare le scorciatoie in un secondo momento.
Conoscendo la storia dei tasti freccia del primo Macintosh 128K, quando ho ricevuto il mio MacBook Pro Touch Bar, ho fatto uno sforzo per dimenticare le scorciatoie da tastiera. Dopo un anno d’utilizzo, adesso non potrei fare a meno della Touch Bar. Ad esempio per me è più comodo utilizzare le opzioni di formattazione del testo oppure gli emoji che appaiono sulla Touch Bar rispetto ad adoperare le vecchie scorciatoie da tastiera o navigare tra i menu, ma ancora più pratici sono i suggerimenti del dizionario che vengono mostrati mentre scrivo (a differenza di molti, digito guardando la tastiera e non il monitor).
Moof! è una rubrica di Spider-Mac in cui trovate brevi pensieri, URL cui andare per documentarvi meglio, un software da scaricare, insomma tante piccole cose che hanno sempre a che fare con il mondo Apple, ma raccontate in un articolo “leggero” che può essere uno spunto di riflessione o di polemica, una provocazione.
9 Commento
Letto l’articolo sul tizio (Mark Arment) avevo addirittura pensato di scriverti per farti notare la presunzione di chi, in fondo, vive di luce riflessa grazie alla genialità di altri: ci sarebbe un Mark Arment senza i prodotti di cui può blaterare?
“…., ma ancora più pratici sono i suggerimenti del dizionario che vengono mostrati pente scrivo (a differenza di molti, digito guardando la tastiera e non il monitor).”
era un test per vedere se siamo attenti?
🙂
No, è perchè digito guardando la tastiera e non il display ?
Io la trovo utilissima, anzi quando uso l’iMac ne sento la mancanza…
Più che togliere le scorciatoie dovrebbero aggiungere la TouchBar su TUTTI i computers, portatili e non, ed acquistabile anche per i precedenti.
Avendola su tutta la linea gli sviluppatori avrebbero avuto ragione di sfruttarla e gli utenti di utilizzarla… così è una scelta a metà.
PS io sono tra quelli che la apprezza per le possibilità che offre (anche se manca il feedback aptico) ma, come Marco, disprezzo la nuova tastiera sensibile ai singoli granelli di polvere e la disposizione dei tasti freccia!
Una sorpresa dalla TouchBar?
Su Mail mi arriva una mail di un cliente che normalmente archivio nella cartella “x” e sulla TouchBar appare il pulsante “sposta nella cartella x” !
Stefano, personalmente uso la touch bar su MacBook pro da 13 da un mese e proprio non mi ci trovo. Staccare gli occhi dal monitor per puntarli sul piano della tastiera verso un qualcosa che muta in continuazione, lo trovo più lungo che cliccare direttamente sul monitor quello che mi interessa (ad esempio in safari se devo spostrami tra i tab aperti).
Il confronto con le scorciatoie da tastiera è impietoso.
Inoltre, per risparmiare energia, la touch bar si spegne spesso. In altre parole se la guardi e basta non è detto che la vedi accesa.
Infine, per come metto io le mani sul portatile, spesso premo il tasto esc inavvertitamente.
La mia sensazione, quando torno alla tastiera dell’iMac è di maggiore affidabilità.
Se penso poi che quell’elemento ha aggiunto un costo e diminuito l’autonomia al mio portatile.
Purtroppo il modello senza touch ha solo 2 porte thunderbolt 3 e non era un’opzione praticabile per me.
Elemento positivo, invece, il touchID. Quello si che mi sembra utile.
Just my 2 cents 🙂
Dai tempo al tempo, e vedrai che le volte che userai la TouchBar senza pensarci saranno sempre di più (certo dipende anche da quanto usi la tastiera con TouchBar rispetto quella senza)
?
La touch bar ha delle funzioni impensabili per altri dispositivi di input che ora possiamo solo “assaggiare”. Faccio un esempio: io mi occupo di produzione musicale e sebbene abbia un macbook pro senza touch bar ho avuto modo di provare il modello con touch bar. Utilizzando Garage Band (così come Logic o altri programmi audio sempre sviluppatori permettendo) nella riproduzione di un brano ci si trova nella touch bar tutti i quadratini relativi alle varie tracce. Toccando su uno si espande il menu ed ecco comparire a portata di mano il fader del volume e gli altri controlli. Insomma, è quasi come avere un mixer “fisico” sotto mano ed è una comodità superlativa che chi lavora con l’audio non può rimpiazzare né con la tastiera né con il monitor. Secondo me apple avrebbe solo dovuto essere più “talebana” e montarla su tutti i laptop e rendere disponibile la tastiera esterna con touch bar per i fissi.