Apple contro Samsung: testimonia Susan Care, il designer della GUI del Macintosh
Apple e Samsung sono di nuovo riuniti in Tribunale per stabilire l’ammontare del risarcimento dopo che i coreani sono stati riconosciuti colpevoli di aver copiato l’iPhone con la storica sentenza del 2012.
La questione del risarcimento è alquanto travagliata, in un primo momento il Tribunale californiano giudicante aveva stabilito la somma di oltre 1 miliardo di dollari, ma i legali di Samsung erano ricorsi in appello evidenziando un errore di calcolo, e così la somma è stata prima dimezzata e poi ridotta fino ad arrivare a $290 milioni.
Ma, gli avvocati del colosso sudcoreano hanno proposto un ulteriore appello sostenendo che il calcolo del risarcimento deve essere effettuato in base ai singoli componenti copiati dell’iPhone, e non tenendo conto del telefono nel sua interezza.
Le richieste della parti sono assolutamente inconciliabili, Apple è tornata a chiedere 1 miliardo di dollari, Samsung ritiene giusto pagare $29 milioni
Nel tentativo di influenzare la giuria che l’iPhone non può essere “smembrato” perché fa parte di un’unico progetto, sebbene il telefono sia composto da più parti, Apple ha chiamato a testimoniare Susan Care, la designer statunitense a cui Steve Jobs affido l’incarico di disegnare le icone della GUI del Macintosh e per questo è stata soprannominata “La donna che ha dato al Macintosh un sorriso”.
Susan Care ha espresso la sua opinione sul brevetto numero D604,305 che descrive il layout delle icone delle app disposte su una griglia:
“Per me, non c’è dubbio il brevetto è stato utilizzato per ciascuno di questi telefoni finiti, all’intero telefono” riferendosi agli smartphone Android.
Per sapere se la testimonianza, così come le altre prove portate in Tribunale dagli avvocati di Apple hanno sortito l’effetto desiderato, bisognerà attendere lunedì prossimo, e forse la parole fine sarà scritta su questa interminabile vicenda.
1 Commento
Bah, non capisco dove vogliano andare a parare. E’ palese quanto Samsung abbia copiato da iPhone in quel progetto, prendendolo sia per la sua interezza che parte per parte.
Ovvio che poi ognuno fa il suo lavoro, ma questo accanimento alla causa mi sembra inutile e perfino dannoso da parte di Samsung.