Cupertino… abbiamo un MacBook Pro i9-gate (FreezerGate)
Il nuovo MacBook Pro 15” top di gamma con Intel Core i9 (opzione a pagamento) ha un problema quando il processore diventa caldo in seguito ad intensi e prolungati carichi di lavoro.
Naturalmente, la ventola di raffreddamento entra in funzione, ma non sembra in grado di portare la temperatura del processore entro i limiti che evitano guasti hardware, e così, come accade per qualsiasi altro portatile, entra in funzione il Thermal Throttling, un sistema di sicurezza che limita le prestazioni del processore fino a quando la temperatura si stabilizza.
Il problema del MacBook Pro 15” Core i9 è che il Thermal Throttling entra in funzione per un tempo troppo lungo, ma necessario per far raffreddare il processore, e quindi alla fine le prestazioni dell’i9 non sono molto differenti da quelle del meno costoso modello con processore i7.
Il problema non si presenta mettendo il MacBook Pro nel congelatore del frigorifero, ma ovviamente non è il posto di lavoro ideale a causa… della condensa.
Su Internet si può leggere di tutto a riguardo, dall’errore di progettazione, ad un problema di gestione delle ventole che dovrebbero entrare in funzione a giri più elevati, e quindi risolvibile con un banale aggiornamento firmware.
Il MacBook Pro i9-gate è scoppiato da qualche giorno, e da Cupertino nessuno è ancora intervenuto, segno che stanno effettuando i controlli del caso, quindi prima di pronunciarmi preferisco aspettare le dichiarazioni ufficiali di Tim Cook & C.
A riguardo vorrei ricordare che uno “batterygate” aveva investito i MacBook Pro 2016 in seguito a dei test effettuati da Consumer Reports (CR), che avevano evidenziato prestazioni a dir poco schizofreniche della batteria. Dopo qualche settimana dallo “scandalo”, Apple è intervenuta facendo sapere che i risultati di CR erano viziati da un bug individuato nel software utilizzato per le prove. Risolto il problema software, i nuovi test di CR hanno confermato l’ottima qualità dei MacBook Pro.
6 Commento
E’ tutto molto commovente, però intanto uno si compra un Mac da 4000 euro ed invece di avere lo state-of-the-art come ci si aspetterebbe, ti ritrovi un aggeggio che deve essere pachato per funzionare (forse) correttamente. Roba da lato oscuro dell’informatica.
Le prove effettuate sono state eseguite con software di terze parti, meglio attendere l’indagine di Apple. Magari si scopre che – come per Consumer Reports – anche in questo caso i risultati sono viziati da un bug del software per i test.
Solo se adoperi software avariato come la suite Adobe, notoriamente non ottimizzata per Mac.
eheh… non vedo l’ora di fare le prove per conto mio 😉
1) se non lo sapete tutti i notebook in commercio da sempre tagliano le prestiozioni anche solo perché vanno a batteria piuttosto che collegati alla corrente.
2) fare test con software Adobe sui mac è come prendere una Lamborghini e dire che fa schifo nella strada polverosa e piena di buchi dietro casa mia.
3) tutte le cpu vanno in throttling prima o poi (quindi anche l’i7 fidatevi he poi cala), a meno che non sia un impianto di raffreddamento che Neo di Matrix nella vasca di risveglio dopo aver preso la pillola spostati proprio.
4) ci sono motivi per cui si stava pensando di tornare a meno core (addirittura single core) e perché intel ha creato il turbo boost e abbassato il clock generale.
5) sarà una gestione non ottimale al livello software, non rimarco i problemi di Adobe, diamo pure la colpa ad Apple ma e’ sicuramente risolvibile entro i limiti della scienza.
BONUS) smettiamola di pretendere prestazioni da desktop sui portatili tanto poi lo sappiamo che chi compra computer del genere mac o windows che siano finisce per tenerli fissi su una scrivania, tanto vale puntare su un desktop a quel punto. Atrimenti un buon macbook pro i5-i7 16gb di ram etc va più che benissimo come portatile. Non è una giustificazione è solo per dire che steve jobs aveva ragione “i clienti non sanno quello che vogliono” e questa Apple odierna è fin troppo accondiscendente verso le richieste dei clienti.
Ho visto i video di Johnatan Morrison, conferma il problema, ma dice anche che dovrebbe essere più limitato di quanto è stato fatto passare da vari youtuber e giornalisti perché con determinati programmi non persiste il problema (con alcuni prgrammi i rendering dei video sono fatti in 5-6 minuti, con altri in più di 30 minuti per il thermal throttling). Quindi per lui il problema c’è ed è evidente, ma basterebbe solo che Apple acceleri di poco le ventole quando sotto stress, solo sul modello con processore i9 per risolvere il problema, oltre se possibile usare programmi ben ottimizzati.
In un video dice che se l’andazzo è questo, cioè limitato ad alcuni programmi, difficilmente Apple interverrà, perché di sicuro userà per i test solo i programmi che le fanno comodo.