Nuovi MacBook Pro 2018: c’è solo un sistema per recuperare i dati dall’SSD saldato
Grazie al teardown (smontaggio) di iFixIT dei nuovi MacBook Pro 2018 è emerso che non c’è più la porta USB-C sulla scheda logica, che tramite uno apparecchiatura apposita premette sui precedenti modelli 2016/2017 di recuperare i dati dell’SSD, una volta che la scheda logica è stata rimossa.
Questa speciale apparecchiatura è poi in grado di trasferire i dati recuperati su un MacBook funzionante tramite una porta USB-C. Come si può facilmente intuire, solo il personale Apple è dotato di questo strumento per recuperare i dati dall’SSD, ma come spiegato questa possibilità non c’è sui nuovi MacBook Pro 2018.
Quindi diventa ancora più imperativo utilizzare Time Machine, il sistema di backup automatico introdotto da Apple nel 2007 con Mac OS X Leopard oppure un software equivalente di terze parti.
7 Commento
E se time machine fa cilecca? a sto punto ccc permette una copia più sicura?
Time Machine è affidabilissimo, bisogna solo preoccuparsi di utilizzare un buon hard disk di backup. In ogni caso leggi quest’altro articolo Creare backup ridondanti con Time Machine
tolgono, tolgono, tolgono, ma sti laptop costano sempre di più. Basito!
C’è una ragione tecnica: il nuovo MacBook Pro ha un co-processore T2, lo stesso in dotazione con il iMac Pro, che gestisce il disco di avvio, la relativa crittografia, il RAID, e quindi in caso di rottura della scheda logica, i dati risultano inservibili poiché la crittografia è “blindata” nella Secure Enclave del chip T2.
Non capisco tutto questo voler giustificare le scelte di Apple… su un comp..Mac fisso posso capire questa scelta (in teoria un fisso è sempre connesso alla rete e può facilmente eseguire un backup ogni minuto), ma un portatile?! Ci sono mille occasioni in cui può capitare di “rompere” un MacBook e su una macchina PRO mi aspetto di poter riprendere il lavoro nel più breve tempo possibile e recuperare tutti i dati. Per quanto sia appassionato e mi trovi bene con i prodotti Apple queste scelte mi stanno facendo maturare il dubbio di guardare altrove… mi sta bene assottigliare, mi sta bene diminuire il peso, mi sta bene rinnovare le connessioni, ma il non poter mettere mano su ram, ssd e batteria dopo l’acquisto di un prodotto PRO non lo trovo una scelta “PRO”…
Poi non mi puoi dire che la soluzione sia Time Machine…quando solo qualche mese fa hanno deciso di non sviluppare più la Time Capsule…
Francamente mi sembra un po’ azzardato affidarsi al recupero dei dati con il sistema della USB-C sulla scheda logica. Io ho un piano di backup con Time Machine ed uno di riserva via iCloud. Qualsiasi piano di backup che ti fa perdere più di 24 ore di lavoro, è un piano sbagliato.
Time Machine è indipendente dalla Time Capsule.
Lupo, solita arrampicata degli specchi per chi vuole giustificare l’hating gratuito a tutti i costi, NON FUNZIONA, se vuoi ti mettono una porta inutilizzabile così ti illudi e sei un cliente contento? Di certo poi se ti cade in acqua o prende fuoco, o spezzi la scheda madre o fondi qualche componente vicino , cosa speri di recuperare? In tutti i notebook passati per ma sia della casa che di altri e clienti posso affermare che al primo posto dei componenti fusi c’è la batteria, al seocndo posto c’è lo storage interno stesso, quindi cambia pure marchio così il computer non è più portatile per colpa della batteria così lo lasci a casa e lo proteggi dai danni, poi ti si fonde lo stoage interno così non hai più nessun problema su come fare per recuperare i dati, li perdi direttamente XD. Ecco che un sistema di backup esterno di ogni tipo sia fondamentale almeno per i file più importanti, se tu gestisci file importantissimi e non ti affidi COMUNQUE a diversi metodi di backup (io ne uso 3 addirittura, cloud, time machine e memoria esterna) sei un incosciente a prescindere.