Recensione: Volta promette di allungare la vita della batteria dei MacBook
La batteria del MacBook lentamente perdere parte della sua capacità di carica nel corso del tempo, e il modo in cui si effettua la ricarica può influenzare la durata. Infatti, stando alcuni studi, le batterie perdono maggiormente la loro capacità se sono sottoposte a forti sbalzi di voltaggio, ad esempio si passa frequentemente dal 100% allo 0% e vice-versa oppure quando si utilizza il MacBook per la maggior parte del tempo collegato al caricabatteria con la carica al 100%, in tutti questi casi la capacità della batteria diminuirà più rapidamente del normale.
Volta for Mac è una piccola applicazione gratuita che si installa discretamente nella barra dei menu, ed è stata progettata per aiutare a massimizzare la durata della batteria avvisando quando è arrivato il momento di interrompere la carica e quando invece bisogna collegare il portatile al caricabatteria.
Lo sviluppatore ha realizzato Volta in base ai risultati degli studi citati, e quindi i limiti di default sono 50% e 85% di carica. Quando la percentuale della batteria scenderà sotto il 50%, una notifica del Centro Notifiche avviserà che bisogna collegare il MacBook al caricabatteria, e un altro avviso apparirà quando si supererà l’85% per ricordare di scollegare il portatile.
Questi limiti possono essere facilmente modificati, è sufficiente fare click sull’icona di Volta nella barra dei menu del Finder, quindi in Limits fare le proprie scelte essere personalizzato.
Sfortunatamente, Volta non è una applicazione perfetta, infatti come avvisa lo stesso sviluppatore, non sempre riesce a rilevare con precisione il livello di carica, soprattutto quando il MacBook è collegato al caricabatteria, e quindi la percentuale indicata potrebbe essere differente da quella che mostra l’indicatore di sistema.
Inoltre, Volta non è compatibile con l’aspetto scuro di macOS Mojave, e così l’icona nera diventa “invisibile” nella barra dei menu del Finder.
Considerazioni finali
Tutto sommato, Volta è un app interessante perché, se non altro, adesso dopo aver letto questo articolo chi non lo sapeva già presterà più attenzione a non “stressare” la batteria con cicli di scarica e carica completi e a tenere permanentemente collegato il MacBook al caricabatteria.
Punteggio (da 1 a 5):
Pro: l’idea è buona; notifiche
Contro: scarsa precisione della percentuale di carica, che rende di fatto inutile questa utility; incompatibile con la modalità scura di Mojave.
Compatibilità: OS X 10.9 Mavericks o versioni successiva.
Prezzo: gratis.
Produttore: Nicco (CupCakeArmy)
12 Commento
Davvero lasciare sotto carica il macbook con 100% consuma la batteria ? Ha circa 3 anni che lo uso sempre sotto carica e non ho avuto mai problemi di batteria, infatti ho circa 40 cicli di carica
Scarica CocunBattery click qui e controlla la percentuale di “Design capacity”.
https://imgur.com/7uZk3Hm, ecco le mie statistiche. In realtà ho 82 cicli di carica.
Se posso dire la mia, uno dei migliori modi per conservare in buono stato la batteria è quello di tenerla per la maggior parte del tempo collegata al caricabatteria con la carica al 100% e, solo una tantum (una volta ogni mese/due mesi) farla scaricare intorno al 50% e poi rimetterla in carica fissa di nuovo. A sostegno della mia tesi, vi posto la schermata di Coconut Battery della batteria (originale) del mio Macbook Pro: https://imgur.com/ttieHAF
P.S. Ovviamente questo è possibile per chi come me usa il MBP quasi sempre in casa. Chi lo usa in mobilità difficilmente potrà rispettare queste regole e, ovviamente, la sua batteria lavorerà di più e si usurerà prima.
Scusa la domanda indiscreta, ma se ricarichi 1 volta al mese il tuo MBP, non ti conveniva comprare un iMac?
Andrea, la domanda non è poi troppo indiscreta, giusto un pochino 😉 … Tieni presente che non tutti siamo uguali, né abbiamo gli stessi gusti e le stesse necessità (e “per fortuna” mi sembra sia quasi inutile farlo notare, no?). Io presi un Macbook per diversi motivi: perché la casa è piccola, la scrivania è una sola (anche se mio figlio studia più spesso in cucina che lì, ma ogni tanto lo fa) e perché mia moglie non vuole ingombri per casa quando io sono al lavoro. In genere il posto del MacBook è in un cassetto e lo tiro fuori solo quando lo devo usare. E poi perché i MacBook sono i computer più belli del mondo!! (Ok, forse adesso al primo posto c’è l’iMac Pro, ma ci siamo capiti) 😀
Confermo…. anch’io uso il mio MacBook Pro retina 13” mid 2014 prevalentemente attaccato al carica batterie (e lo uso tanto, in media un 70 ore a settimana), tranne quando sono in giro. Ad oggi, dopo 4 anni, ho effettuato 284 ccicli di carica e la batteria è ancora al 93,6% della sua capacità….
Io ho un Macbook Air 2013 con 280 cicli. Lo tengo quasi sempre connesso in ufficio, non ha perso nulla. Sempre pronti a farsi prendere in giro. Ho pure un iPhone 4 sempre su dock: lo uso per sentire la radio in bagno. Batteria ancora integra.
In tutti gli anni di utilizzo Il mio Macbook pro del 2009 è sempre stato connesso alla rete elettrica, la batteria con coconutBattery mi indica 312 cicli 98% della sua capacità, diciamo che riesco ad avere tranquillamente 7/8 ore di autonomia con utilizzo da ufficio..
” Pardon 88% della sua capacità”
io ho scaricato la piccola app….mi sembra carina.
voglio mantenere il più a lungo la batteria del MacBook Air (tra le altre preso da poco)
Il passo successivo (in realtà semplicissimo da realizzare) sarebbe di creare un dispositivo che stacchi la corrente dall’alimentatore quando la batteria è al 100% e la riattacchi quando arriva al 50%. Realizzarlo costa pochi euro e, per chi come me tiene il MacBook perennemente collegato alla presa di corrente, renderebbe il tutto totalmente trasparente. Quasi quasi contatto lo sviluppatore e glielo suggerisco! 😉