Moof! Quando volevo bucare le ruote dell’auto di Steve Jobs
Il 10 gennaio del 2006, esattamente 14 anni fa, nel corso del MacWorld Expo (l’equivalente degli attuali Special Event di oggi), Steve Jobs presentava l’iMac con chip Intel Core Duo, il primo dopo l’annuncio dell’abbandono dei processori PowerPC RISC di IBM.
Per me fu un vero e proprio shock. Infatti poco prima, avevo acquistato l’iMac 20” G5 iSight che era stato presentato sempre da Steve Jobs a ottobre. In pratica, dopo poco più di due mesi il mio nuovo computer era già vecchio, da qui la decisione in perfetto stile “scugnizzo napoletano” di recarmi a Cupertino per bucare le ruote della Mercedes di Jobs.
La scelta apparentemente impopolare aveva in realtà una precisa ragione di marketing: dimostrare che con la transizione a Intel nulla era cambiato, e infatti esteticamente i due iMac erano assolutamente identici.
Anche se allora ci rimasi male, alla fine è andata bene perché il processore G5 a lungo rimase più veloce rispetto a quelli di Intel, e poi in occasione dei 30 anni del Macintosh 128K, quando Apple ha stilato l’elenco dei migliori Mac anno per anno, proprio l’iMac G5 iSight è stato considerato il migliore per il 2005, e così con un po’ di fortuna mi ritrovo un pezzo importante per la collezione del costituendo Spider-Mac Museum.
Moof! è una rubrica di Spider-Mac in cui trovate brevi pensieri, URL cui andare per documentarvi meglio, un software da scaricare, insomma tante piccole cose che hanno sempre a che fare con il mondo Apple, ma raccontate in un articolo “leggero” che può essere uno spunto di riflessione o di polemica, una provocazione.
12 Commento
Io invece acquistai proprio il primo modello di iMac Intel, che anche quando non più aggiornabile comunque si è comportato egregiamente e fino all’estate 2017 quando improvvisamente qualcosa ha ceduto nella scheda video. Peccato mi sarebbe piaciuto poterlo utilizzare come affiancamento e come esempio verso i miei amici del “lato oscuro dell’informatica”.
Coincidenza… anche a me ha ceduto la scheda video. Per usarlo lo devo collegare via Ethernet ad un altro Mac.
Sei fortunato, io ho dovuto parchegiarlo perché neanche così funziona. Comunque mi sono fatto bypassare un collegamento e adesso lo uso con schermo completamente bianco come visore per diapositive.
Identica situazione e confetmo che il G5 era un bel computer. Purtroppo il mio rientrava in quelli che ebbero problemi di surriscalda della cpu a causa della pasta termica. Ovviamente a garanzia scaduta, così lo vendetti
Io ho un Portable prima versione comprato in usa, quello senza retroilluminazione. E’ un pò da restaurare (pacco batteria in particolare) se fai il museo e se ti interessa te lo do in comodato d’uso gratuito e per sempre.
Io ho quello con la retroilluminazione. L’ho comprato usato, ma è come se fosse nuovo, figurati che si accende con la batteria originale e non è ingiallito perchè è rimasto 28 anni nella sua borsa. Incredibile.
Mille grazie per l’offerta, appena metto su il Museum ti contatto via email e ci accordiamo ?
Rispondo con un anno di ritardo… sì quando metti su il Museum ti do in comodato il porta le borsa originale compresa…
il G5 iSight, un gioiello … durato sino al 2018, prima nelle mie manacce e poi nello studio di registrazione di un caro amico.
Io invece dopo la “stupenda Palla del 2002″ che mi fa ancora innamorare e che possiedo, (indimenticabile design” passai nel 2006 all’imac Intel, che ancora oggi “gira” in comodato d’uso gratuito per un amico in palestra per internet e alcuni file semplici di word, ma fa ancora il suo dovere per le piccole cose…..
Pensai la stessa cosa, quando presi l’imac G5, e dopo 1 anno uscì la versione con iSight inclusa… la mía era senza 🙁 per rimediare la mancanza, presi poi l’isight FireWire, bellissima!!! ?
iMac validi tutti e due.
Uno era molto rodato, ai tempi almeno, l’altro chiaramente era il primo di un nuovo corso quindi con ancora software da portare (a parte Rosetta) e prestazioni da ottimizzare. Praticamente hanno viaggiato uno affianco all’altro per un po’ di tempo.
La grandissima stupidata che fece Apple ai tempi, come continua a fare ora con i dischi meccanici, fu di dotare l’iMac Intel di 256 mb (o 512?) di ram.
Fu una scelta assurda.
Appena comprato (quasi al dayone) impiegava circa 50 secondi cronometrati solo per aprire iPhoto semivuoto. Appena messa la ram passò a pochi secondi.
INSPIEGABILE! Dato che doveva fare parecchia conversione di codice al tempo era assolutamente inspiegabile!
Chissà quanti clienti non sapendo che bastava aggiornare la ram si tenetterò un Mac così lento!
l’arrabbiatura piu’ grossa credo spetti a me… passai alcuni mesi a risparmiare il piu’ possibile per potermi “regalare” l’iMac g5 20 pollici per Natele… che nel giro di pochi giorni, o poche settimane, mi ritrovai con un computer “vecchio”… e relative prese per i fondelli del gruppo di amici MacUser… a distanza di anni comunque ancora oggi e’ funzionante, e lo uso per dei programmi che non sono stati aggiornati alle ultime versioni di os e processore, ma che semplificano di molto la mia vita digitale