Accadde oggi: Apple manda in onda lo spot Lemmings, il seguito di 1984, ma è un disastro
20 Gennaio 1985 Apple manda in onda la pubblicità “Lemmings” nel corso del Super Bowl XIX, la finalissima del campionato di football americano.
C’erano tutte le premesse per replicare il grande successo dell’anno prima dell’oramai già leggendario spot 1984, trasmesso durante il terzo quarto del Super Bowl XVIII. Infatti quello del 1985 era il primo Super Bowl trasmesso dalla ABC, e questo già rappresentava un evento nell’evento; poi si svolgeva a Stanford, in California, nel cuore della Silicon Valley; per la prima volta il Presidente degli Stati Uniti in carica partecipò al lancio della monetina (Ronald Reagan apparve via satellite dalla Casa Bianca e lanciò la moneta), e memori dello spettacolare 1984, tutti, ma proprio tutti, anche i non appassionati di sport, si misero di fronte il televisore attendendo una nuova epica pubblicità di Apple.
E invece fu un disastro, una vera e propria Waterloo pubblicitaria.
L’agenzia incaricata da Apple per la realizzazione dello spot era Chiat/Day, la stessa di 1984, che aveva tentato di avere nuovamente come regista Ridley Scott, che però aveva rifiutato, e quindi la scelta era ricaduta sul fratello Tony Scott (regista di film come Top Gun, Beverly Hills Cop II e True Romance).
Come suggerisce il nome, la pubblicità prendeva spunto dalla leggenda dei lemmini che si suicidano, che è divenuta una metafora molto usata per riferirsi a persone che seguono acriticamente l’opinione più diffusa, con conseguenze pericolose o addirittura fatali.
Lo spot inizia con una lunga fila di uomini d’affari che cantano una versione triste di “ehi oh andiamo a lavorar”. L’ambinetazione è quella tetra di 1984. Poi uno a uno, gli uomini che procedono in fila con gli occhi bendati e tenendo una mano appoggiata sulla spalla della persona che li precede, salendo su una collina, muoiono precipitando da un dirupo (come i lemmini).
Alla fine, un uomo d’affari si toglie la benda e si guarda intorno, trovandosi solo con Macintosh Office, un nuovo prodotto progettato per collegare un gruppo di Mac a una stampante LaserWriter, e che permette anche di condividere informazioni utilizzando un file server.
Apple pagò $900.000 per lo spazio di 30 secondi necessari per mandare in onda Lemmings durante il SuperBowl. Il Consiglio di Amministrazione, che l’anno precedente si era opposto alla trasmissione di 1984 (Woz e Jobs pagarono di tasca propria lo spazio pubblicitario), questa volta non fecero alcuna opposizione perché 1984 era stato ritrasmesso dai vari telegiornali ed altre emittenti per un valore di $5 milioni in pubblicità praticamente gratuita.
Subito dopo che Lemmings fu trasmesso, proprio come per 1984, i centralini dell’emittente televisiva e quelli dell’agenzia pubblicitaria furono subissati di telefonate. Questa volta, però, le persone chiamavano per protestare. La pubblicità fu ritenuta gravemente offensiva proprio da chi sarebbe dovuto passare al Mac, e un sopravvissuto ad Auschwitz telefonò direttamente Apple per accusare la società di utilizzare l’Olocausto come mezzo per vendere personal computer.
3 Commento
Effettivamente un po’ di cattivo gusto.
Decisamente una caduta di tono rispetto a “1984”, tetro, a tratti lugubre e senza quel chiaro finale liberatorio del predecessore. Tuttavia, sarà forse un mio limite, ma non ci vedo alcun riferimento alla Shoah.
ovvio non lo vedi, non c’è. Spot troppo avanti per i quei tempi. Andrebbe bene oggi…. con le pecore in fila che si dirigono al…. (censured) … (;-)