Recensione: MacBook Air 13″ Retina 2018, destinato a dominare per altri 10 anni
Un passo indietro all’anno 2010: la seconda generazione di MacBook Air è stata presentata a luglio. Poco prima aveva fatto il suo debutto l’iPad. Il nuovo design dell’Air risolveva alcuni problemi del modello precedente, un portatile incredibilmente sottile e leggero (che come noto entrava in una busta di spedizione), ma era costoso e aveva una singola porta USB nascosta sotto una strana porta ribaltabile.
Nel 2010, un po’ a sorpresa Apple decise di offrire due modelli, da 13 e 11 pollici. La seconda generazione di Air continuavano ad essere incredibilmente sottili e leggeri, e sono passati dall’essere un po’ eccentrici a rappresentare il cuore e l’anima della linea dei portatili Mac. Inoltre, dal momento che i due terzi delle vendite di Mac sono computer portatili, si può dire con una buona approssimazione che il MacBook Air è il Mac di questo decennio.
Negli ultimi otto anni, il design dell’ Air è rimasto sostanzialmente invariato, mentre gli altri Mac hanno beneficiato di vari restyling.
Proprio quando sembrava che il MacBook Air fosse “morto”, dopo diversi anni di assenza di aggiornamenti, è tornato con una nuova versione ispirata al suo iconico design. È passato così tanto tempo dall’ultimo aggiornamento importante dell’Air, che la maggior parte delle “nuove” caratteristiche del neonato portatile sono semplicemente un riepilogo di tutte le novità che Apple ha introdotto per gli altri Mac negli ultimi anni: tastiera con meccanismo a farfalla (butterfly), display Retina, trackpad Force Touch, processore T2, Thunderbolt 3/USB-C, “Hey Siri”, e Touch ID.
E mentre questo MacBook Air è drammaticamente differente dai modelli precedenti per diversi aspetti, eredita anche numerosi elementi dei precedenti Air. Come i suoi predecessori, il MacBook Air 2018 non è un computer per tutti… ma probabilmente sarà il computer portatile più popolare tra i vari e numerosi modelli di portatili che Apple offre attualmente.
L’aspetto più sorprendente di questo nuovo Air è probabilmente che volutamente conserva lo stile del suo predecessore. Chiunque abbia avuto modo di utilizzare un MacBook Air, riconoscerà tutte le sue curve. I bordi sono arrotondati, naturalmente; la parte superiore degrada verso i bordi; la parte inferiore ha quattro piedini, una serie di piccole viti, e la stessa dolce linea a cuneo, se visto di lato. Il portatile ha uno spessore di 0,41 cm. nel punto di basso, e 1,56 cm in quello più alto di spessore della cerniera posteriore.
Si potrebbe quasi confondere con il vecchio MacBook Air se non fosse per le porte e i colori grigio siderale e oro che non sono mai stati disponibili sull’ Air precedente. Una volta aperto, però, è impossibile confondersi, si tratta di un altro computer.
L’ultima somiglianza riguarda il display da 13,3 pollici in diagonale, la stessa misura dell’ultimo vecchio modello dell’Air. Infatti, le cornici d’argento che hanno caratterizzato l’aspetto della Air quando aperto, sono state sostituite dal vetro che copre tutto il display, così come per ogni altro computer Apple.
E le cornici nere sotto il vetro sono molto più piccole rispetto a quelle del vecchio modello, il che significa che mentre lo schermo ha le stesse dimensioni, il portatile è più piccolo: 30,41 cm di larghezza, contro i 32,5 cm del Air precedente, e 21, ,24 cm di profonditi contro i 22,7cm del modello che sostituisce.
Il risultato finale è un MacBook Air da 13 pollici molto più piccolo rispetto al vecchio Air. Non è piccolo come il MacBook Air 11” o il MacBook 12″, ma è più vicino di quanto si possa immaginare.
Lasciando da parte l’imbarazzante irrilevante aumento di velocità del 2017, l’ultimo aggiornamento hardware per il vecchio MacBook Air risale ai primi mesi del 2015, cioè quando è stato introdotto il MacBook 12”. In quasi quattro anni, Apple ha aggiornato il resto della sua linea di computer portatili, introducendo un gran numero di nuove caratteristiche che il MacBook Air ha ereditato. Ad alcuni utenti, questo mancato aggiornamento del’Air non è dispiaciuto. Molti non hanno reagito bene alle nuove funzionalità che Apple ha introdotto negli ultimi tempi, ad esempio in tanti rimpiangono il MagSafe.
Tastiera
La vecchia e affidabilissima tastiera a isola non c’è più, sostituita da quella con meccanismo a farfalla, precisamente la terza generazione che sfortunatamente non sembra aver risolto definitivamente il problema dei tasti appiccicosi o che non rispondevano correttamente. Recentemente, con il rilascio del MacBook Pro 8-core, ha fatto il suo debutto la quarta generazione di tastiera a farfalla realizzata con nuovi materiali, e che secondo Apple dovrebbe una volta e per tutte scrivere la parola fine al problema dei tasti che non funzionano correttamente. Il fatto di aver incluso anche il MacBook Air 2018 nel Programma di sostituzione gratuita della tastiera butterfly (che estende la garanzia a tre anni ), non è certo un buon segno. In più, la tastiera a farfalla di quarta generazione è compatibile solo con gli ultimi MacBook Pro del 2019. Tuttavia, il problema è meno grave di quello che viene raccontato, e non è certo questo il motivo che può condizionare l’acquisto dell’Air 2018.
Il passaggio da una tastiera a isola ad una con meccanismo a farfalla avviene senza traumi, è già dopo alcune ore di digitazione ci si abitua (la corsa dei tasti è cortissima, e quindi bisogna imparare a usare meno forza). Buono il feedback acustico, sicuramente più silenzioso rispetto alla tastiera a farfalla di seconda generazione installata in sostituzione di quella originale sul mio MacBook Pro 15” 2016.
Ammetto di non aver fatto i salti di gioia per essere stato costretto a comprare una bomboletta d’aria compressa per rimuovere le briciole che a volte si incastrano sotto i tasti (non accade raramente, ma succede), ma del resto se desiderate un nuovo computer portatile Apple, avrete a che fare con la tastiera butterfly, che vi piaccia o no.
Display Retina
Apple ha introdotto per la prima volta il display Retina sui computer portatili nel 2012, e l’Air 2017 era l’unico non-Retina. Il monitor ad alta risoluzione dei Mac sono formidabili, e una volta provati non si torna più indietro. Il testo appare incredibilmente definito e le foto sembrano stampate. Apple sostiene che la risoluzione del display del MacBook Air è il doppio rispetto a quello del vecchio modello non-Retina (cioè il quadruplo dei pixel), ma non è proprio così. Infatti, il display Retina è 2560×1600, che è solo 1,7 volte le dimensioni del display del vecchio Air, quindi ha circa 3,2 volte i pixel. Indipendentemente da ciò, si tratta di un enorme aggiornamento e davvero un motivo sufficiente per ottenere questo MacBook Air se siete stati il soldato su con un vecchio modello.
Trackpad Force Touch
Che ci crediate o no, il MacBook Air utilizzava ancora il trackpad vecchio stile con il click fisico, con la cerniera in alto, quindi l’area cliccabile era in gran parte la metà del trackpad. Il nuovo Air ha un trackpad più grande che non effettua meccanicamente il click, ma lo rileva in base alla pressione e quindi fornisce un feedback tattile che emula un click fisico. È più facile eseguire gesti multitouch e si può cliccare in qualsiasi punto della superficie. Si tratta di un trackpad superiore sotto ogni punto di vista.
Processore T2
Una funzionalità che rende un Mac un grande Mac è legata al co-processore ARM T2 progettato da Apple. Su tutti i Mac con T2, il processore agisce come un controllore di sistema, gestisce (e cifra) la memoria flash e verifica tutto ciò che riguarda la sicurezza del sistema. Sul MacBook Pro con Touch Bar, il T2 gestisce la Touch Bar, il sensore Touch ID e la funzione “Hey Siri”, che come sui dispositivi iOS permette di fare una domanda all’assistente digitale semplicemente pronunciando Hey Siri, invece che premere una combinazione di tasti come sui modelli più vecchi.
USB-C / Thunderbolt 3
Il MacBook 12” ha iniziato la transizione di Apple dalla classica porta USB al nuovo standard USB-C. Questo MacBook Air è dotato di due porte USB-C, proprio come il vecchio MacBook Air aveva due porte USB-A. Ma, queste porte devono lavorare il doppio, letteralmente. Gli Air precedenti avevano anche una porta MagSafe per la ricarica, un connettore Mini DisplayPort per pilotare un display esterno o collegarsi a periferiche ad alta velocità tramite Thunderbolt, e uno slot per schede SD. In pratica, le porte USB-C del nuovo MacBook Air devono svolgere il lavoro delle USB-A, delle porte Thunderbolt, fungere da uscita video, e da porta di alimentazione.
Per gli utenti che devono collegare più periferiche contemporaneamente, il nuovo Air è un passo indietro rispetto al vecchio modello. Apple sembra ritenere che la maggior parte delle persone non utilizzano più periferiche esterne, e forse ha ragione. Ma se siete in controtendenza, allora la soluzione si chiama adattatore o HUB.
Audio stereo
Negli ultimi modelli di iPhone e iPad, Apple ha utilizzato altoparlanti stereo e un po’ di elaborazione audio per garantire un suono più dinamico e stereo. Quando si guarda un film sul nuovo MacBook Air, si avrà un’esperienza notevolmente migliorata, non solo grazie all display Retina, ma anche per l’audio stereo proveniente dagli altoparlanti posti a sinistra e a destra della tastiera, molto meglio rispetto a quelli posizionati dietro la cerniera posteriore con il suono che rimbalzava sul display del vecchio modello.
Touch ID
Anche se questo MacBook Air è in gran parte realizzato con tecnologie che hanno debuttato su altri computer portatili Apple negli ultimi anni, ci sono alcune caratteristiche uniche. In particolare, questo è il primo portatile di Cupertino ad utilizzare il Touch ID senza avere la Touch Bar. Il Touch ID è davvero utile, e sul MacBook Air è in alto a destra, accanto al tasto F12 per aumentare il volume.
Il sensore del Touch ID funziona anche come tasto di accensione. Oggigiorno non si accende e spegne il computer come una volta, ma è comunque utile se è necessario effettuare un uscita forzata per qualche motivo. In pratica, il sensore Touch ID funziona esattamente come sul MacBook Pro con Touch Bar, con la differenza che condivide lo spazio con i tasti fisici, non con il lungo e stretto display touch e i suoi pulsanti virtuali.
Con il Touch ID è possibile sbloccare il MacBook Air appoggiando il dito sul sensore. È anche utile per lo sblocco di applicazioni di terze parti come 1Password, effettuare pagamenti con Pay e su App Store. Una volta che ci si abitua ad usare un Mac con Touch ID, è difficile tornare indietro. È sicuramente un passo in avanti per gli utenti del MacBook Air.
Processore
In termini di processore, questo nuovo modello di MacBook Air è meno flessibile rispetto ai modelli del passato, dove si poteva spendere qualcosa in più per configurare l’Air con i più potenti chip Core i7. Il nuovo Air è disponibile in una singola configurazione come processore: 1.6GHz dual-core Intel Core i5, con Turbo Boost fino a 3,6 GHz. Si tratta di un processore meno potente rispetto a quello degli ultimi MacBook Air, ed è della stessa classe del processore in dotazione con il MacBook 12″, e non del MacBook Pro 13” senza Touch Bar.
Il MacBook Air è un po’ più veloce rispetto al MacBook, dal momento che ha una ventola e quindi può sfruttare di più la velocità di clock nei task di lunga durata rispetto al MacBook 12” che è senza ventole, ma non è più veloce del MacBook Pro 13″.
In passato, quando si voleva un MacBook più veloce, bastava spendere qualcosa in più in fase d’ordine per un processore più potente. Invece, oggi bisogna acquistare un modello diverso, il MacBook Pro 13” senza Touch Bar che costa €170 in più.
In questo modo, il MacBook Air ricorda come Apple gestisce i suoi dispositivi iOS, non permettendo di scegliere un processore diverso quando si acquista un iPhone o iPad, si può optare solo per una diversa capacità di archiviazione o tonalità di colore. Mi chiedo se questo è il futuro del Mac.
Queste le configurazioni e i prezzi su Apple Store:
- € 1.379: processore dual-core a 1,6GHz (Turbo Boost fino a 3,6GHz), SSD da 128GB, 8GB di memoria LPDDR3 a 2133MHz, Intel UHD Graphics 617, Touch ID, Trackpad Force Touch, due porte Thunderbolt
– € 1.629: processore dual-core a 1,6GHz (Turbo Boost fino a 3,6GHz), SSD 256GB, 8GB di memoria LPDDR3 a 2133MHz, Intel UHD Graphics 617, Touch ID, Trackpad Force Touch, 2porte Thunderbolt 3.
In fase d’ordine si possono aggiungere 16GB di RAM (+€240), SSD da 512 (+€250), SSD da 1,5TB (+1.250).
SPIDER-LAB Benchmark
Finder: il test è costituito da tre prove. La prima consiste nella duplicazione di 2GB di file, il secondo prevede la compressione (ZIP) di una cartella con 6GB di documenti, e l’ultima prova la decompressione (unZIP) dell’archivio della cartella di 6GB. I test di duplicazione e di decompressione permettono di valutare la velocità della memoria interna del sistema. Naturalmente, i Mac dotati di memoria flash, sono molto più prestanti rispetto a quelli con hard disk tradizionali. La compressione di una cartella sforza più la CPU rispetto alla velocità del disco.
Foto: che sostituisce il test di iPhoto, comporta l’importazione di 500 foto in formato JPEG. Questa prova mette sotto stress la velocità del disco e quella del processore.
Lightroom: il test di Lightroom, che sostituisce quello che veniva effettuato con Aperture, prevede l’importazione 200 foto RAW, che poi vengono processate. La prova serve per verificare la velocità dell disco rigido e quella del processore.
Photoshop Creative Cloud: il test consiste nell’eseguire una serie di script e azioni con varie fotografie che in totale pesano 100 MB. La velocità dei processori, della RAM, e dell’hard disk entrano in gioco in questo test.
iMovie: per il test è stato utilizzato un filmato registrato in Time Lapse con iPhone 8 Plus, a cui è stato applicato la funzionalità Migliora di iMovie, e poi esportato il progetto come filmato QuickTime 720p.
iTunes: è stata convertita una playlist di 14 brani in formato AAC/iTunes Plus in MP3 alta qualità (160 kbps). Anche in questo caso il test mette alla prova la capacità del processore e la velocità d’accesso al disco.
HandBrake: il test prevede la codifica di un video da formato standard a quello specifico per iPad utilizzando le impostazioni di default dell’applicazione. HandBrake è una delle poche applicazioni che sfrutta appieno tutti i vari core del processore.
Cinebench R15: il test permette di isolare la CPU del Mac. Come HandBrake e MathematicaMark, il test Cinebench CPU può sfruttare appieno tutti i thread del processore del Mac.
Mathematica Mark: come Handbrake e il test della CPU di Cinebench, MathematicaMark sfrutta tutti i core del processore disponibili.
Heaven e Valley: sostituisce il test che veniva effettuato con un gioco specifico di riferimento. Inizialmente, è stato utilizzato Doom, il cui motore grafico veniva adoperato anche per altri videogame. Divenuto obsoleto Doom, è stato utilizzato Portal 2. Tuttavia, con la rapida evoluzione dei giochi, per avere un unico e costante riferimento nel tempo, la scelta è ricaduta su quest’altro tipo di test, che consiste in varie prove eseguite con differenti risoluzioni. I test servono per misurare quanto una scheda grafica sia in grado di gestire i moderni videogame 3D. La potenza della CPU ha solo un ruolo marginale in termini di prestazioni in questo caso, perché i test sono stati studiati per mettere sotto stress la velocità della GPU. I punteggi di questi test sono espressi in frame rate (in fotogrammi al secondo).
Considerazioni finali
C’è solo l’imbarazzo della scelta di MacBook in questo momento. Lasciando da parte il vecchio MacBook Air, che è l’ideale solo per gli studenti che hanno bisogno di più porte di connessione, c’è il MacBook 12″, il nuovo Air, il MacBook Pro 13” senza Touch Bar, e i MacBook Pro 13” e 15″. Cosa che potrebbe lasciare perplesso un potenziale acquirente. Quale scegliere?
L’introduzione del nuovo MacBook Air non semplifica certamente la scelta d’acquisto, tuttavia rappresenta il miglior punto di partenza.
Se avete deciso di comprare un computer portatile Mac, iniziate con il MacBook Air 2018. Desiderate un modello più economico? Apple ha lasciato in listino il MacBook Air 13” 2017 proprio per questo. Volete qualcosa di ancora più piccolo e leggero, e siete disposti a scendere a compromessi con potenza, flessibilità delle porte, e soldi? Allora il MacBook è per voi. Avete bisogno di qualcosa di più potente, e siete disposti a prendere un portatile leggermente più pesante e più costoso? Il MacBook Pro senza Touch ID fa al caso vostro. Dovete utilizzate applicazioni professionali e quindi vi serve ancora più potenza, allora non potete sbagliare, i MacBook Pro 13” e 15” è la scelta migliore anche perché offrono numerose opzioni in fase di configurazione per un upgrade delle specifiche, naturalmente spendendo di più.
Se c’è un ambito in cui il MacBook Air ha fatto un passo indietro (al di là dell’aumento del prezzo base), è nel suo status di portatile consumer con specifiche hardware che si avvicinavano a quelle di un MacBook Pro. Questi sono stati i due elementi alla base del grande successo del MacBook Air dal 2010 in poi. Personalmente avrei preferito la possibilità di scegliere in fase d’ordine un processore più potente, ma del resto praticamente allo stesso prezzo dell’upgrade del chip, con €170 è possibile acquistare il MacBook Peo 13” senza Touch Bar.
In ogni caso, il MacBook Air è destinato a recitare il ruolo che ha svolto in questa prima parte del decennio: essere il centro dell’universo dei portatili Apple. Non è il più economico o il più veloce o più leggero computer portatile, ma è il più economico Mac con display Retina, ed è potente e sufficientemente flessibile per soddisfare le esigenze degli utenti consumer.
Punteggio (da 1 a 5):
Pro: stesso elegante design, ma più piccolo e leggero; bellissimo display Retina; è il Mac retina più economico.
Contro: un solo processore disponibile; prestazioni decisamente inferiori rispetto MacBook Pro senza Touch Bar; solo 2 porte Thunderbolt 3/USB-C.
Prezzo: €1.149 per il modello 128GB color oro su Amazon, spedizione inclusa con Prime; a partire da € 1.379 su Apple Store, spedizione inclusa.
Produttore: Apple.
23 Commento
Bella recensione, utili soprattutto i benchmark.
Ma secondo te perchè Apple ha deciso di non offrire il Core i7 neppure come opzione? In questo modo non è possibile avere un portatile leggero e potente come con il vecchio Air.
Secondo me per distinguere meglio la linea consumer da quella pro. Offrire il Core i7 avrebbe solo aumentato la confusione che del resto si creava con il vecchio Air top di gamma e il MacBook Pro 13″ entry level, che quasi coincidevano per prezzi e prestazioni.
considerando che un Air i7 costerebbe come un Pro alla fine conviene il Pro, l’Air deve offrire tutto ma più mediamente e senza grandi pretese, è il computer che deve stare intorno ai 1500€ e non oltre i 2000€ in linea con gli ultrabook
Sono in crisi. Avevo deciso di prender il nuovo Air, ma alla luce dei benchmark a questo punto sarei tentato di prendere il MBP 13″ senza TB per €170 in più.. cosa mi consigliate?
Dipende da quello che devi fare.
Ad esempio, io potrei usare tranquillamente l’Air, visto che la mia attività è principalmente scrivere testi. Utilizzo frequentemente anche Photoshop, ma per ritoccare una decina di foto alla volta. iMovie per qualche video delle vacanze, nulla però che comporta lunghe sessioni di lavoro con applicazioni professionali.
Invece, ad un amico che ha una scuola di danza e che gira video in continuazione, ho consigliato il MacBook Pro 13 senza Touch Bar, perché il processore è più adatto a sessioni più o meno lunghe di montaggio video, ma si tratta di un lavoro semi-professionale.
Quoto l’Uomo Ragno, che ha fatto un ragionamento perfetto, come sempre del resto.
Recensione molto utile per districarsi tra i vari modelli. Un po’ rimpiango la semplicità della Apple di Steve Jobs: 1 computer desktop consumer, 1 computer portatile consumer, 1 computer desktop professionale, e 1 computer portatile professionale
Bella recensione, mi ha illuminato. Fino ad oggi escludevo di acquistare l’Air.
Acquistato a un mese dalla presentazione tramite Unieuro con “scegli e ritira” a 1149€… che dire, è …
Chiedo anche io.
Ho notato le ottime prestazioni dell’Air ed ora mi vengono i dubbi.
Sono software developer e sul mio macbook datato utilizzo IntelliJ per lunghe sessioni di programmazione. MacBook (2009) regge bene il colpo. In futuro con nuovo MacBook (pro) o (air) avrei intenzione di utilizzare Docker e le sessioni AWS di Amazon, sempre per studiare etc.
Cosa consigli, linea pro o air, macbook (normale)?
Grazie
Per lunghe sessioni di lavoro con applicazioni di sviluppo è deciamente consigliata la linea Pro.
Grazie ? e gentile come al solito
Io l’ho avuto a Dicembre, ma non mi trovavo molto con le dimensioni poiché ero abituato con il MBA da 11… Quando uscirà il nuovo Macbook?
Salve Stefano.
Volendo prendere un MacBook per attività di programmazione (non livello esperto/professionista ma livello novizio/principiante), quale mi consigli?
L’Air? Il 13 Pro? Il 15 Pro?
Non avendo fretta, conviene aspettare l’autunno quando i 13 saranno probabilmente aggiornati con gli Intel a 10 nm?
Grazie.
Almeno il Pro 13″.
Di Intel non mi fido, non rispetta mai la road map di rilascio. In ogni caso, se non ti serve, aspetta pure dopo l’estate 😉
Grazie.
Ho preso un MacBook Air 2018, e l’ho restituito dopo 5 giorni cambiandolo con un MacBook Pro 13 del 2017 senza touchbar. Ho avuto un Air mid 2012 fino al giorno prima di passare a quello del 2018. Mai avuto un problema. Un gioiello. Con questo proprio non ci siamo. Prestazioni inferiori, addirittura inferiori con la suite di Adobe. Nel 2012 ricordo di aver avuto l’imbarazzo della scelta fra air e pro 13, perché le prestazioni erano quasi simili. Adesso questa similarità non esiste più. Il processore è 7,5w rispetto ai 15 almeno degli altri. Una scheda grafica imbarazzante, e una velocità di sistema che sembra essere addirittura compromessa da tutto questo.
Ringrazio di essermi accorto presto della cosa e di aver potuto effettuare il cambio entro i 15gg.
Stefano, sicuro di aver riportato correttamente i tempi nel benchmark del Finder? Il nuovo Air Retina ha impiegato più di 10 minuti per l’unzip dell’archivio da 6 GB contro tempi sotto il minuto degli altri modelli?
Io ero interessato al nuovo Air Retina, però, anche volendo escludere un confronto con il Pro senza Touch Bar, a livello prestazionale mi sembra persino un passo indietro al modello Air non Retina… Non so, sono perplesso.
Non entro nel merito dei test, ma ti posso confermare, che io arrivavo da un 13 air non retina, e neanche l’ultimo, ma quello del 2012, e pur avendo 4gb di RAM anziché 8, sono passato al pro senta touch perché air 2018 viaggiava peggio del vecchio air del 2012. Restituito in tempo prima dei 7gg, e cambiato con 13 Pro del 2017.
Grazie per il tuo feedback, Cristiano, lo terrò presente. Adesso vediamo cosa verrà aggiornato della linea laptop con eventuali speedbump.
Ciao Stefano,
Sono un felice possessore di un Macbook Pro retina (fine 2012) che vorrebbe cambiarlo con il nuovo Air 2018. Il motivo del cambio: ho notato che dopo 7 anni di onorato servizio è un pò lento all’avvio e vorrei maggiore spazio di archiviazione (il mio MB ha 128 GB di ssd). Arrivo al punto: secondo te ha senso cambiarlo per l’Air? O meglio con questo Air del quale leggo spesso recensioni positive?
Grazie in anticipo
A
Se non hai esigenze “Pro” come quelle spiegate nell’articolo, allora l’Air Retina è il miglior portatile in assoluto. Se non vai di fretta, entro la fine dell’anno arriverà un nuovo modello con una tastiera migliore con meccanismo a forbice, più affidabile dell’attuale tastiera butterfly.