HomePod: in arrivo nuove funzioni, ma l’Italia rimane sempre la grande esclusa
Apple ha aggiornato la pagina del suo sito Web americano dedicata all’HomePod, l’altoparlante intelligente che piace agli audiofili ma che per qualche “misterioso” motivo ancora non arriva in Italia.
La prima novità riguarda le stazioni radio, oltre 100.000 che si potranno ascoltare “in diretta, locale globale”. Basterà chiedere a Siri per sintonizzarsi su quella preferita. Le radio saranno disponibili a partire dal 30 settembre.
Un’altra novità interessante riguarda i suoni ambientali come “onde dell’oceano, uccelli della foresta, pioggia” che permetteranno di rilassarsi. In questo caso Apple non indica una data precisa limitandosi a dire che saranno disponibili “questo autunno”.
Infine, per la felicità delle famiglie numerose, Siri dell’HomePod sarà in grado di “imparare e riconoscere fino a sei voci diverse e creare un’esperienza di ascolto personalizzata per tutti a casa.” In pratica, esclamando “Hey Siri, riproduci musica” verrà proposto un mix di canzoni che rispecchiano i gusti musicali della persona che ha effettuato la richiesta. Allo stesso modo, ognuno dei 6 membri della famiglia potrà accedere ai propri messaggi, promemoria, calendari, effettuare e ricevere telefonate. Anche in questo caso la nuova funzionalità sarà disponibile “in autunno”.
L’HomePod è stato presentato nel corso del Keynote del WWDC 2017, ed inizialmente è stato lanciato solo per i mercati di lingua anglosassone Stati Uniti, Australia e Regno Unito. Poi le vendite sono state estese a Cina e Hong Kong, quindi al Canada, Francia e Germania, ai Paesi di lingua spagnola come il Messico e Spagna e recentemente anche in Giappone e Taiwan.
In pratica, Siri per HomePod supporta tutte le lingue più diffuse, ed anche un buon numero di idiomi “secondari”, cioè parlati in una sola Nazione come il giapponese.
5 Commento
Cosa impedisce ad Apple di lanciarlo in Italia? Si sa qualcosa? Stanno lavorando all’italiano o hanno deciso di non lanciarlo qui?
Tutte domande senza risposte…
Stesse domande che mi pongo anche io. Verrebbe voglia di mandarli aff…..o! Possibile che non ci sia un modo per far sentire la voce degli utenti italiani ad Apple proprio su questa questione?
Potremmo scrivere una lettera ed inviarla alla sede italiana di Apple?
Quando Steve Jobs decise che il servizio email @mac.com da gratuito sarebbe diventato a pagamento organizzano una petizione online firmata da centinaia di migliaia di utenti. Risultato? la suite .Mac è rimasta a pagamento fino all’avvento di iCloud.