Accadde oggi: Apple rilascia l’ultimo Newton, il dispositivo più sottovalutato della storia dell’informatica
7 novembre 1997 Apple rilascia il Newton MessagePad 2100, l’ultima e sicuramente la migliore versione della sfortunata linea di dispositivi portatili.
Tra i miglioramenti apportati rispetto alle generazioni precedenti, il MessagePad 2100 ha più memoria, così come la velocità e il software sono stati aggiornati e ottimizzati. Tuttavia, il destino di Newton è segnato: in pochi mesi lo sviluppo sarà interrotto da Steve Jobs, che è appena tornato in Apple dopo 10 anni di esilio.
Il Newton, lanciato nel 1993, è stato probabilmente il dispositivo più sottovalutato nella storia di Apple, e dell’informatica in generale. Si è trattato del primo tentativo di Cupertino di realizzare un vero dispositivo mobile autonomo (a differenza, ad esempio, del Macintosh Portable o del PowerBook, che erano dei Mac trasportabili e portabili, rispettivamente), infatti il Newton offriva agli utenti per la prima volta un vero e proprio Personal Digital Assistant (PDA) completo di stilo e riconoscimento avanzato della grafia.
Sfortunatamente, non fu sviluppato sotto la guida attenta e maniacale di Steve Jobs, e il primo modello era affetto da problemi quasi imbarazzanti, la scrittura a mano difficilmente veniva correttamente interpretata tanto che fu oggetto di scherno in una puntata dei Simpsons, e così il Newton non riesci più a scrollarsi di dosso la pessima fama, nonostante gli indubbi miglioramenti introdotti con i modelli successivi.
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Inoltre, al Newton MessagePad mancavano le applicazioni necessarie per renderlo un dispositivo “must have”, ma soprattutto arrivò troppo presto, nell’era pre-internet l’utilità di un PDA era enormemente ridotta.
Dopo questa lunga introduzione, il MessagePad 2100 è stato il miglior MessagePad mai commercializzato. Vantava un processore StrongARM 110 a 162 MHz, 8 MB di Mask ROM e 8 MB di RAM (4 MB di DRAM e 4 MB di RAM flash).
Per quanto primitivo per gli standard odierni, il suo display LCD a 16 livelli con retroilluminazione in scala di grigi – con risoluzione 480×320 con 100 dpi – era decisamente buono per l’epoca.
Anche l’intelligenza artificiale del Newton era stata notevolmente migliorata, così come la funzione di riconoscimento della grafia, che ha funzionato decisamente meglio sull’ultimo Newton.
Una piccola curiosità, il MessagePad 2100 è stato l’unico Newton lanciato da Newton Inc, un’azienda spin-off di Apple, che è stata rapidamente scaricata quando Jobs tornò alla guida della sua azienda.
Nota: nel costituendo Spider-Mac Museum dei prodotti Apple c’è un Newton “particolare”, il MessagePage 110. Non si tratta di un modello particolarmente riuscito, ma è stato il primo incarico affidato ad un giovanissimo Jony Ive, che naturalmente ne curò il design. Al momento si trova sulla mia scrivania, e lo utilizzo per prendere rapidi appunti quando sono al telefono. Se avete utilizzato un Newton, adoperate i commenti per far sapere come vi siete trovati.
5 Commento
– prendi nota sul tuo newton: “ricordami di pestare Martin”.
[il newton scrive: “tastare Marta”]
grande puntata dei Simpson 😀
Usato per 9 anni per lavoro
Poi migrato tutto su iPhone
Unico il Newton!!!
Palm VI
Io ne ho uno ancora funzionante !!!
Quando era ancora attuale, comprai di seconda mano un MP2000 seminuovo, completo di tastiera e accessori.
Ricordo ancora l’entusiasmo nel vedere le magie di cui era capace, ma anche il progressivo allontanamento di fronte a ciò di cui non era capace.
Troppo alte le aspettative, troppo modesta la tecnologia di allora.
Lo vendetti dopo qualche mese, o forse lo permutai con un SE/30, non mi ricordo più.
Il Newton me lo sono poi ricomprato in versione 2100 a distanza di tanti anni, per il solo gusto di avere questo giocattolo, che di tanto in tanto tiro fuori dal cassetto, accendo, ammiro, ci giochicchio un po’, per poi riporlo nel cassetto sino alla volta successiva.