Apple Card: la moglie di Steve Wozniak è stata discriminata insieme ad altre donne
In queste ore è divampata una dura polemica che coinvolge Apple Card, la carta di credito realizzata in collaborazione con Goldman Sachs. A quanto pare, a parità di condizioni economiche, le donne riescono ad ottenere un plafon di spesa di molto inferiore rispetto agli uomini.
A lanciare l’atto di accusa su Twitter è stato David Heinemeier Hansson, il creatore del famoso framework di sviluppo web Ruby on Rails e del wiki Instiki, nonché partner della società di sviluppo software Basecamp. La moglie ha ottenuto un plafon 20 volte inferiore al suo sebbene abbiamo presentato dichiarazioni dei redditi congiunte e siamo sposati da molto tempo.
Un po’ a sorpresa al tweet di Hansson ha risposto niente di meno che Steve Wozniak, che ha evidenziato lo stesso problema: alla moglie è stato assegnato un limite di spesa dieci volte inferiore al suo, nonostante la coppia sia in comunione di beni, ed entrambi utilizzino lo stesso conto corrente e la medesima carta di credito. “Woz” si è anche lamentato per non essere riuscito a parlare con un “umano” per correggere l’errore, il che ha fatto pensare all’utilizzo di un algoritmo con una variante discriminatoria nei confronti delle donne, cosa per altro proibita dalle Leggi statunitensi.
Vista la notorietà di Hansson e di Woz, quest’ultimo formalmente è ancora un dipendente di Cupertino, la notizia ha fatto rapidamente il giro del mondo, e così Goldman Sachs è stata costretta ad intervenire ufficialmente sulla questione spiegando che l’assegnazione del plafon di spesa è valutata per ogni singolo caso da un dipendente della Banca, in base a parametri prefissati che non valutano fattori come il sesso del cliente. Inoltre, non è inusuale che anche all’interno della stessa famiglia siano assegnati plafon di spesa differenti.
Il comunicato stampa di Goldman Sachs non ha convinto però Linda A. Lacewell, responsabile del Dipartimento per i servizi finanziari dello Stato di New York, che ha annunciato una indagine.
5 Commento
“Inoltre, non è inusuale che anche all’interno della stessa famiglia siano assegnati plafon di spesa differenti.”
Differenti si, ma da 1 a 10 è ben più che differente.
Sarebbe stato interessante e utile a smentire la presunta discriminazione se avessero rivelato i motivi dei 2 plafond tanto diversi, ovviamente previo consenso degli interessati.
Hai ragione se non si trattassero di famiglie con “pezzi da novanta” come Woz e Hansson. Non conosco le rispettive mogli, ma non credo che svolgano un lavoro con stipendi paragonabili ai guadagni dei mariti.
Se c’è la comunione dei beni e la condivisione del conto bancario non vedo il problema, i soldi che guadagna lui è come se li guadagnasse lei.
A meno che non pensino che Woz schiatti domani e lasci la moglie sul lastrico senza nemmeno coprire il plafond MENSILE della carta di credito (quanto sarà? 100mld di $) 🙂
goldman l’ha fatta fuori dal vaso.
Per quel che ne so io, vale la capacità di generare profitto di una persona, quindi se la moglie è casalinga, e Woz fattura milioni in consulenze, mi sembra normale una differenza di plafon. Ma poi se Woz ha un limite di spesa di 1$ milione, e la moglie “solo” di $100mila, mi sembra che si possa accontentare.
Il conto in comune e la comunione legale non hanno alcuna influenza in una pratica di concessione della carta di credito dove conta solo la capacità reddituale.