Recensione: Beats Studio3 wireless con soppressione del rumore attiva, si vede la “mano” di Apple
Per anni, gli audiofili hanno inveito contro le cuffie Beats by Dre, dicendo che erano tutto stile, nessuna sostanza, e troppo costose per la qualità audio che offrono perchè esaltano fino troppo i bassi.
La prima cosa che ho notato indossando le Beats Studio3 wireless sono stati proprio i bassi “corposi”. Le cuffie tendono a trascinare verso il basso i suoni di media frequenza (la maggior parte delle parti vocali e la strumentazione), mentre i bassi veri e propri sono enfatizzati più di quanto fanno la cuffie della concorrenza, addirittura alcune si comportano esattamente al contrario elevando lo spettro audio verso l’alto.
Quindi, sì, le cuffie Beats risaltano i bassi, ma è veramente un male? Mi sono abituato a questo stile d’ascolto piuttosto velocemente, e alla fine devo ammettere che mi piace il calore e la trama che aggiungono a molti brani. La qualità audio delle Studio3 è superiore rispetto a qualsiasi altra cuffia Beats che abbia avuto modo di indossare, in più la cancellazione del rumore è una delle migliori disponibili al momento sul mercato.
Ho ascoltato ogni genere di musica con le Beats Studio3 wireless, ed ho notato che il rock diventa hard, e il pop risulta sorprendentemente più ritmico. Probabilmente non è questo il modo in cui i rispettivi cantanti e band vorrebbero che la loro musica venisse ascoltata, ma non è affatto male.
La mano di Apple
Le Studio3 possono sembrare quasi identiche al modello Studio2 del 2014 che sostituiscono, ma in realtà in quest’ultimo modello si vede l’intervento di Apple. Quando si accendono, sull’iPhone apparirà l’oramai nota schermata per effettuare l’abbinamento, e grazie alla sincronizzazione iCloud risulteranno abbinati anche con tutti gli altri dispositivi iOS e Mac che utilizzano lo stesso ID Apple.
L’associazione è la parte più fastidiosa di quasi tutti i dispositivi Bluetooth, ma in questo caso è un gioco da ragazzi, ed il merito è in gran parte del chip W1 di Apple, che offre anche altri vantaggi, come il raddoppio della durata della batteria (quando sincronizzato con un iPhone), offrendo fino a 20 ore di ascolto ininterrotto (ancora di più disattivando la soppressione del rumore).
Bella e soprattutto utile la custodia rigida dove riporre le cuffie che sono dotate di un meccanismo di chiusura su se stesse che ne riduce l’ingombro. La custodia rigida non occupa più spazio rispetto a quelle morbide in dotazione ad alcuni modelli di cuffie concorrenti.
Cancellazione del rumore e Bluetooth classe 1
Auricolari e cuffie con la cancellazione del rumore sono stati a lungo “snobbati” dalla maggior parte degli appassionati di musica perchè è una tecnologia che tende a distorcere notevolmente l’audio, e chi ha un orecchio assoluto percepisce anche un leggero ma fastidiosissimo ronzio. Tutti difetti che sono stati brillantemente superati da Apple grazie al sistema di cancellazione del rumore chiamato Pure ANC, che utilizza microfoni interni ed esterni per ogni padiglione per monitorare e adattarsi ai suoni ambientali molte migliaia di volte al secondo.
Proprio come gli AirPods Pro e le Sennheiser HD 4.50 Special Edition , ho provato le Beats Studio3 in uno dei miei viaggio in treno, durante i quali utilizzo il tempo per scrivere un articolo. Sfortunatamente, nella carrozza capita sempre di trovare persone che parlano come si trovassero nel salotto di casa, alcuni discutono animatamente al telefono, e poi c’è una sinfonia di squilli e di notifiche WhatsApp perchè nessuno ricorda di attivare la vibrazione. Tutte cose che ovviamente non aiutano a rimane concentrati.
Ma, è bastato indossare le Beats Studio3, senza neppure accenderle per attenuare i vari rumori ambientali, e quando le ho accese mettendo il volume a metà sono praticamente entrato in un’altra dimensione dove solo la musica era protagonista.
Anche se sono lungi dall’essere perfette, le Studio3 mantengono il design industriale che insieme al suono hanno reso famoso il marchio Beats. Sono rimasto particolarmente sorpreso da quanto è morbida l’imbottitura degli padiglioni delle cuffie e il sistema di areazione è semplicemente fantastico perchè anche dopo un uso prolungato le orecchie sono rimaste fresche. Anche l’imbottitura dell’arco merita un elogio a parte perchè consente di mantenere le cuffie ben salde senza esercitare troppa pressione sulla testa.
Infine, le Studio3 utilizzano il Bluetooth di classe 1, quindi riescono a mantenere la connessione al dispositivo anche ad una distanza di 100 metri. In realtà, mi sono accorto di questo particolare quasi per caso durante il viaggio in treno. Ad un certo punto mi sono alzato per andare a comprare una bibita al distributore automatico che si trova alla fine della carrozza 7, io ero seduto nella numero 9. Ebbene ho attraversato la mia carrozza, quella successiva, tutta la numero 7 e quando sono arrivato al distributore la musica continuava a suonare. Sono rimasto così sorpreso che per un attimo ho pensato di avere l’iPhone in tasca, invece era nella borsa della persona che viaggiava con me. Incredibile.
Controlli
Fermo restando che ascoltando la musica con le cuffie collegate all’iPhone, ed avendo l’Apple Watch, è sicuramente più pratico gestire tutto dall’orologio, i controlli delle Studio3 sono all’insegna della semplicità in perfetto stile Apple.
Premendo una volta il pulsante con impressa la b sul padiglione sinistro si mette in play/pausa la musica; premendo 2 volte si salta alla traccia successiva, e con 3 volte a quella precedente. Per alzare o abbassare il volume è sufficiente toccare la parte immediatamente sopra o sotto il grande pulsante b, rispettivamente. Per accettare o terminare una telefonata bisogna premere una volta il pulsante b, così come per attivare Siri.
Quando si accendono le cuffie, automaticamente viene attivato Pure ANC, per disabilitarlo ci sono vari sistemi. Dall’iPhone bisogna accedere al centro di controllo, premere e tenere premuto sul cursore per regolare il volume per accedere alla scherma con l’opzione Controllo rumore.
Per attivare o disattivare Pure ANC dalle cuffie bisogna premere due volte il pulsante di accensione mentre sono connesse al dispositivo.
Sfortunatamente, a differenza delle Beats Solo Pro, le Studio3 non si accendono automaticamente quando si aprono, e non si spengono al momento di piegarle per riporle nella custodia. Inoltre, anche quando si utilizzano con il Cavo RemoteTalk da 3,5 mm collegate al Mac, ad esempio, è sempre necessaria un po’ di carica, ma questo non dovrebbe essere un grosso problema perchè l’autonomia è di 22 ore, che salgono a 40 ore disattivando Pure ANC, e se il livello della batteria è basso, bastano 10 minuti di ricarica per avere 3 ore di ascolto.
Considerazioni finali
Le Studio3 hanno nel comfort il loro vero punto di forza, e suonando molto meglio rispetto a tante altre Beats by Dre, anche se i bassi sono enfatizzati. La cancellazione del rumore, l’Apple W1, il Bluetooth classe 1 sono tutte tecnologie che difficilmente si ritrovano nelle cuffie concorrenti di questa fascia di prezzo.
Le Beats Studio 3 wireless sono offerte in vari colori, dal più pretenziose Skyline Collection – nero notte (il modello della recensione), a quelle mimetiche alle più sobrie total black o blu.
Punteggio (da 1 a 5):
Pro: soppressione del rumore; ottima qualità audio; enfatizzazione dei bassi; comodissime.
Contro: l’enfatizzazione dei bassi potrebbe non piacere a tutti; manca un sistema di spegnimento automatico quando non sono in uso e si dimenticano accese.
Compatibilità: qualsiasi dispositivo Bluetooth.
Prezzo: normalmente su Amazon costano €350, ma a seconda dei colori si possono acquistare con sconti anche di €150.
Produttore: Beats.
LEGENDA
Ottimo. Confrontato con altri del suo genere, è il migliore in assoluto.
Buono. Mancano uno o due funzionalità per essere ottimo.
Sufficiente. Buon rapporto tra qualità e prezzo.
Insufficiente. Bug e difetti ne sconsigliano l’acquisto o l’utilizzo.
Pessimo. Con gravi problemi hardware o software, inutilizzabile.
16 Commento
Si Vende oppure si VEDE?
Indovina…
Grande rece e grandissima segnalazione. prese a meno di €200 su Amazon. Hurrà!
Ma le Beats solo pro sono le migliori della linea Beats ? Ci sono troppi modelli e faccio un po’ di confusione. Tra Beats 3, Beats solo ecc.
– Le Beats Studio3 sono cuffie senza fili over-ear, cioè che avvolgono l’orecchio. Se ci fai caso, nelle foto si vede che la cuffia all’interno ha un foro abbastanza grande progettato per ospitare l’orecchio.
– Le Beats Solo sono cuffie senza fili on-ear, cioè che si appoggiano sull’orecchio perchè il foro all’interno delle cuffie è più piccolo.
– Le Beats Solo Pro3 sono uguali alle Solo ma offrono anche la soppressione del rumore.
– Le Beats sono cuffie on-ear con filo.
Le Beats Solo Pro3 sono tecnologicamente più avanzate rispetto alle Studio3, ma secondo me le Studio suonano meglio.
Quindi dovendo scegliere oggi consiglieresti le Studio rispetto alle Solo 3 Pro ? Se ho capito bene le solo Pro si possono comandare anche con Siri per la modalità ANC mentre queste ho giusto ?
Per l’audio, meglio le Studio3, per le funzionalità decisamente meglio le Solo Pro, di cui sto per pubblicare la recensione ???
Ok allora aspetto la recensione delle solo pro per decidere….??
Prima che pubblichi questa nuova recensione potresti fare anche un riferimento alle Bose QuietComfort 35 II , che da quello che leggo in giro non sono male, salvo che uno si lamentava che il Bluetooth ogni tanto si interrompeva. Grazie infinite per quello che fai, che è sempre estremamente utile per non sprecare soldi .
Quando si parla di cuffie bisogna pensare ovviamente all’uso che ognuno di noi ne fa, relativamente alle beats ho un paio di cuffie vecchie comprate quasi 10 anni fa (Beats Solo) cuffie entry level della linea Beats prodotte quando ancora Monster ci metteva del suo. Ancora oggi quando si parla di Beats (a parer mio) la differenza con i nuovi modelli si nota eccome, seppur enfatizzando i bassi (cosa che su beats è sempre stata la norma), quelle “vecchie” suonano decisamente meglio dei nuovi modelli.
Ovviamente a quel prezzo se uno cerca la fedeltà audio sicuramente non consiglierei Beats neanche lontanamente, durante il black friday ci sono state le audio technica m50x a 99€ che sono un capolavoro di cuffie, ma ovviamente se uno cerca in primis comodità e stile abbinate ad una qualità del suono medio alto il discorso cambia.
Ieri mi è capitato di entrare in un negozio molto fornito di tutte le cuffie oggi in commercio, ed ho voluto indossare le Sony 1000 , è stato impressionante, sono piombato in un silenzio profondissimo, non si sentiva più la gente che parlava, la musica di sottofondo. Ho finalmente capito cosa significa togliere i rumori di sottofondo. Poi ho ascoltato della musica in modo spaziale a 360° , sembrava di essere in mezzo ad una orchestra con gli strumenti dislocati intorno a me. Comodità assoluta non premevano né in testa né sugli orecchi. Il prezzo ovviamente non era basso.
Sarebbe interessante Stefano se nella recensione delle Solo Pro che pubblicherai facessi un confronto proprio con le Sony 1000 sulla cancellazione dei rumori. Da quello che leggo le Solo Pro dovrebbero raggiungere gli stessi risultati delle Sony ma sarebbe interessante un tuo confronto. Grazie.
Vedo di fare il possibile ?
Grazie Stefano. A breve la recensione ?
Ciao Stefano, anche io ho le Beats Studio 3 e ho riscontrato che il volume massimo di queste cuffie è molto basso rispetto ad esempio alle Airpods (1 gen) che posseggo e anche alle beats solo 2 che ho posseduto e poi vendute per prendere queste. Devo dire che per questo motivo non è che le ami molto e un pò me ne sono pentito dell’acquisto. Comunque
A livello di volume massimo come le consideri le tue?
Ho letto su vari forum di molte persone che si lamentano di questa questione su descritta.
È strano, non metto mai al volume massimo perchè troppo forte, forse dipende dal genere di musica.