Con un SSD, i backup sono più importanti che mai
Le unità a stato solido (SSD) offrono grandi prestazioni a prezzi accessibili, motivo per cui sempre più utenti scelgono di installarne uno sul proprio Mac oppure preferiscono acquistare un nuovo computer già dotato di SSD.
Sono un grande sostenitore degli SSD, in modo particolare da quando è possibile creare il magico Fusion Drive di Apple sulla maggior parte dei Mac (leggere anche Come creare un hard disk Fusion Drive e Fusion Drive per tutti: SSD 120GB €88 + adattatore SuperDrive €50 = €138), ma voglio condividere con voi un racconto ammonitore. Circa sei mesi fa, un mio amico ha installato un SSD sul suo MacBook Pro. Inizialmente, tutto è andato bene, l’SSD ha dato nuova vita al suo portatile rendendolo velocissimo all’avvio, le applicazioni si aprivano quasi istantaneamente e naturalmente il MacBook Pro era diventato velocissimo nell’accesso a tutti i dati.
Poi, un giorno, di punto in bianco, l’SSD è morto. Nessuno rumore (del resto è una memoria Flash e quindi non ha parti meccaniche), nessun messaggio “imminente fallimento”, nessun avviso di qualsiasi tipo, solo un SSD morto.
Poco male, è in garanzia, direte voi, ma il problema è un altro: il portatile non si avvia e non è possibile accedere ai dati. Naturalmente, il mio amico usa Time Machine per fare il backup, ma dal momento che si tratta di un computer portatile, ed è sempre in giro per lavoro, l’hard disk esterno non era sempre collegato, e spesso la sera tornando tardi dimenticava di collegarlo, così non ha una copia del suo lavoro degli ultimi cinque giorni.
Da quando ho acquistato il mio primo Mac nel lontano 1997, per tre volte ho avuto la sfortuna che si rompesse l’hard disk, ma si è sempre trattato di hard disk “tradizionali”, con meccanica a piatti rotanti. I primi due si sono rotti quando ancora non esisteva Time Machine e non utilizzavo una strategia di backup, ma riuscii a recuperare in entrambi i casi tutti i dati grazie a Data Rescue .
Invece, per l’SSD non c’è stato nulla da fare. Il mio amico ed io abbiamo provato di tutto, siamo andati anche in pellegrinaggio al santuario di Pompei, ma nulla, l’SSD è morto e i dati perduti per sempre. Questa è una situazione abbastanza comune per le memorie Flash. Se si tratta solo di dati corrotti, spesso sono recuperabili, ma se è un guasto hardware, e non siete disposti a pagare per un servizio di recupero dati professionale, bisogna rassegnarsi alla perdita dei dati.
Ecco perché faccio questa raccomandazione a chiunque utilizzi un SSD per la prima volta: eseguite regolarmente il backup (in realtà, è un consiglio che vale per tutti, ma è particolarmente importante per chi ha un Mac con SSD). Se come il mio amico siete sempre in giro e quando tornate a casa spesso dimenticate di collegare l’hard disk esterno di Time Machine, allora cercate di sfruttare i vari servizi cloud per effettuare una copia di backup dei vostri progetti di studio o di lavoro quotidiani oppure prendete in considerazione di acquistare un disco rigido portatile come il Western Digital My Passport USB 3.0 da 2TB , capiente, veloce, bello ed economico, costa €130 inclusa la spedizione.
4 Commento
…parole sante, e raccomandazione che vale oro colato.
Vorrei solo dire che la sfortuna non riguarda il guasto dell’hard disk, che è scontato, ma il momento inopportuno in cui questo può verificarsi. In altre parole è bene prendere coscienza che tutti, il 100% degli hard disk, si spaccheranno. La differenza è il “quando”. Questa è la mia esperienza su 30 anni di utilizzo mio e dei miei clienti. Purtroppo, come dice giustamente Stefano, mentre il recupero di un hard disk tradizionale è talvolta fattibile, da un SSD morto non si recupera nulla. Il backup regolare è quindi di importanza vitale, specie da quando i computer contengono la storia della nostra vita.
questi sono gli articoli che mi aspetto da Spider mac 😉
Bisogna installarsi un sistema di backup online