Nuovo Mac Pro: il connettore SSD è personalizzato
Il nuovo Mac Pro modulare è stato realizzato per rendere semplici gli aggiornamenti hardware, ma a quanto apre il connettore utilizzato per gli SSD non si rinviene in commercio, il che lascia pensare che Apple ha realizzato unità a stato solido proprietarie.
Di default, il Mac Pro offre un SDD da 256GB, ma la capacità di archiviazione si può espandere fino a 4TB, e vista la natura modulare del computer, l’utente può facilmente rimuovere e cambiare i moduli scegliendo tra i tagli 256GB, due moduli 512GB per 1TB di capacità totale, due moduli 1TB per 2TB di capacità, e due moduli 2TB per 4TB di capacità, tutti criptati dal processore ARM T2 utilizzato anche su altri Mac.
Le prestazioni dei moduli SSD Apple sono fino a 2,6GB/s di lettura sequenziale e 2.7GB/s in scrittura sequenziale, in pratica la stessa velocità degli SSD dei MacBook Pro.
Cupertino non specifica il tipo di connettore e la tecnologia utilizzati, fornisce solo una foto degli SSD del nuovo Mac Pro. Da questa immagine è possibile notare che il numero di PIN e divisori non corrisponde ad alcun SSD in commercio, e l’unita a stato solido del Mac Pro è differente anche da quella rimovibile utilizzata sul MacBook Pro 13” del 2016.
Il motivo che potrebbe aver spinto Apple ad adottare SSD con connettore proprietario potrebbe essere collegato al processore ARM T2.
È il caso di ricordare che il Mac Pro offre due possibilità di espansione della memoria: tramite i moduli SSD (solo Apple), e SATA utilizzando le due porte situate in alto sul vano principale. Dal momento che non ci sono gli slot degli alloggiamenti delle unità supplementari o supporti all’interno del Mac Pro, si dovranno utilizzare opzioni aftermarket come quelle offerte da Promise Technology. Naturalmente, SATA non è l’opzione migliore per chi è alla ricerca delle massime prestazioni.
Ci sono anche una serie di “soluzioni secondarie” per espandere la capacità di archiviazione sul nuovo Mac Pro, ad esempio sfruttando gli slot PCIe. Ci sono adattatori per schede PCIe che possono ospitare SSD nonché NVMe, con questi ultimi che offrono velocità di trasferimento di primissimo livello, insieme a schede con storage incorporato.
Un’altra opzione ancora è rappresentata dal modulo MPX pensato appositamente per il Mac Pro. Anche se destinato per GPU top di gamma, è pur sempre un sistema PCIe “potenziato”.
Infine, c’è anche la possibilità di espandere la capacità di archiviazione del Mac Pro tramite le porte Thunderbolt 3.
3 Commento
Gli SSD Apple si potranno acquisatre anche in seguito o bisogan sceglierli in fase d’ordine?
Credo proprio che si potranno acquistare separatamente, e penso che ci sarà anche qualche opzione aftermarket.
sembrano proprio gli stessi dischi che monta iMac Pro… per la possibilità di soluzioni aftermarket la vedo difficile con il T2 che controlla…