Apple fa causa alla sua più grande spia interna che rivelava progetti top secret alla stampa
Cupertino ha fatto causa ad Andrew Aude, un suo ex ingegnere software di iOS, probabilmente la più grande “spia” all’interno dell’azienda che per anni ha passato informazioni su prodotti non ancora annunciati, servizi e politiche di Apple a diversi giornalisti.
Come tutti i dipendenti di Cupertino, anche Aude era vincolato da un accordo di riservatezza che gli impediva di rivelare determinate informazioni a persone che non lavoravano per Apple.
“Ha ripetutamente violato la sua promessa di mantenere riservate le informazioni di Apple. Informazioni altamente sensibili sulle pratiche commerciali, le politiche interne e i prodotti di Apple rivelate ad almeno tre giornalisti nazionali” si legge nella citazione depositata dai legali di Cupertino lo scorso 18 marzo presso la Corte Superiore della California a Santa Clara.
La fuga di notizie è durata cinque anni, ma Aude è stato scoperto da Apple solo nel 2023 quando ha rivelato nel corso di una telefonata a un giornalista del Wall Street Journal (WSJ) un elenco di funzionalità dell’app Journal (Diario).
Aude ha fornito diverse informazioni “top secret” al giornalista del WSJ inviandogli “oltre 1.400” messaggi con Signal, e anche a un altro giornalista del quotidiano The Indipendent, a cui avrebbe indirizzato più di 10.000 messaggi.
Stando ai documenti depositati dagli avvocati di Apple, è stato accertato che c’è stata almeno una conversazione a tre tra Aude e i due giornalisti, e oltre ai dettagli relativi all’app Journal, Aude avrebbe rivelato anche informazioni sul Vision Pro a partire da ottobre del 2020.
Apple ha scoperto che Aude ha rivelato tutte queste informazioni riservate per motivi di esibizionismo e vanità. In uno screenshot depositato agli atti che si riferisce a una fuga di notizie, dopo essere stato informato dell’orario di pubblicazione dell’articolo con le notizie riservate da lui rivelate, Aude ha detto al suo contatto chiamato con il soprannome “Homeboy”: “Non vedo l’ora che scoppi il caos prima ancora che i dirigenti di Apple si sveglino”.
Il 7 novembre scorso, Apple ha chiesto spiegazioni ad Aude, che dopo aver negato di aver fatto trapelare informazioni ai media, e aver affermato di non avere a portata di mano il suo iPhone aziendale, a metà del colloquio ha chiesto di andare in bagno dove ha cancellato in modo permanente le prove dal suo iPhone, inclusa l’app Signal.
In un successivo incontro, Apple ha mostrato ad Aude alcune prove della sua infedeltà che non era riuscito a distruggere, e quindi lo ha licenziato e poi denunciato.
Aude era stato assunto da Cupertino nel 2016 poco dopo essersi laureato, si occupava di ottimizzazioni relative alle prestazioni delle batterie, ruolo che gli ha permesso di venire a conoscenza di diversi progetti riservati di Apple.