Phil Schiller lavora quasi 80 ore alla settimana per difendere l’App Store dalle accuse antitrust
Anche se Phil Schiller è passato da responsabile marketing a “Apple Fellow” per dedicare più tempo a progetti personali e amici, ultimamente sta lavorando quasi 80 ore alla settimana per difendere l’App Store dalle recenti accuse antitrust dell’Unione europea e del Dipartimento di Giustizia americano, a riferirlo è il sempre ben informato Wall Street Journal (WSJ).
Schiller è famoso per rispondere alle e-mail quasi immediatamente e alle telefonate a tutte le ore. Ha testimoniato durante la causa intentata da Epic Games per difendere a spada tratta l’App Store, ed è coinvolto anche nelle discussioni tra la UE e Apple per rendere l’App Store conforme al Digital Markets Act. (DMA), spiegano come quest’ultimo avrà un impatto negativo sulla privacy e sulla sicurezza degli utenti in Europa.
Quando Apple ha chiuso l’account sviluppatore di Epic Games a marzo per impedirgli di creare un mercato di app alternativo, è stato Schiller a inviare un’e-mail a Tim Sweeney, CEO di Epic Games, per spiegargli che l’account era stato chiuso a causa delle critiche “scomposte” rivolete alle nuove regole dell’App Store per la UE (in seguito Apple è stata costretta a riattivare l’account sviluppatore di Epic in Europa).
Phil Schiller, responsabile marketing di Apple dal 1987 è diventato un “Apple Fellow” nel 2020, aggiungendosi così al ristretto club di persone che rimangono in azienda con un “ruolo speciale” per via degli straordinari contributi apportati durante la propria attività, come Guy Kawasaki, Bill Atkinson e il mitico Steve Wozniak.
Come “Apple Fellow”, Schiller continua a recitare un ruolo nell’azienda fondata da Steve Jobs supervisionando l’App Store e gli Special Event, e riferisce direttamente a Tim Cook.