Dal Google I/O 2013 una sola conferma: solo Apple è in grado di innovare
Forse andrò in controtendenza, ma la conferenza Google I/O 2013 che si è svolta ieri presso il Moscone Center di San Francisco non mi ha entusiasmato, e ancora una volta ho avuto la conferma che Apple è veramente l’unica azienda in grado di innovare.
Google ha presentato numerose novità, ma in realtà si tratta di servizi esistenti “ottimizzati” o che entrano in concorrenza con altri presenti sul mercato da diverso tempo.
È il caso di Google Play Music All Access, un servizio musicale in streaming con una serie di funzioni che dovrebbero consentire di scoprire nuova musica, nulla di più e nulla di meno di Spotify, a parte il fatto che è fruibile solo con i dispositivi Android o via Web.
Poi c’è Hangouts, in pratica Google ha unito Google Talk, Google+ Messenger, e Google+ Hangout Video in un’unica applicazione offrendo così un servizio di messaggistica. La differenza rispetto ai popolarissimi WhatsApp e Facebook Messenger è rappresentata dalla possibilità di effettuare una videoconferenza a due oppure di gruppo gratuita (quest’ultima solo a pagamento con Skype). Sarà sufficiente a far cambiare le abitudini di milioni di utenti che utilizzano i collaudati servizi concorrenti?
Il social network Google+, diretto antagonista di Facebook, è stato completamente ridisegnato: niente più colonna unica con pioggia di post e link; al suo posto, invece, una struttura a tre colonne a carte che ricorda fin troppo un altro social network, Pinterest. L’unica vera novità è rappresentata da una funzione automatica (disattivabile) che dovrebbe migliorare la qualità delle fotografie condivise sul social network, una sorta di Photoshop automatico online. Debuttano gli hashtag stile Twitter. Insomma, un po’ poco per convincere i fan di Facebook e Twitter a cambiare le loro abitudini “sociali”.
Per gli appassionati di videogiochi c’è Game Services, l’alter ego del Game Center di Apple, ma è multipiattaforma, Android, iOS e Web.
Non riuscendo a vendere i suoi smartphone Nexus, Mountain View ha chiesto aiuto a Samsung e così è nato il Google Galaxy S4 senza la consueta interfaccia TouchWiz del colosso sudcoreano, e con la bootloader sbloccata per tutti gli appassionati di CyanogenMod.
Infine, c’è Google Maps, e qui bisogna dare atto a Big G di essere riuscita a migliorare un servizio già perfetto: la versione per computer integra una serie di nuove funzioni; è in arrivo l’app ottimizzata per iPad; le ricerche sono interattive; un po’ tutto è stato reso più “spettacolare”.
È vero, molti accusano Apple di non innovare da molto tempo, ma la società fondata da Steve Jobs ha già rivoluzionato il mondo della telefonia nel 2007 (dopo questa data, gli altri produttori hanno rilasciato le loro versioni di iPhone), nel 2010 ha creato una nuova categoria di prodotti con l’iPad, è stato lanciato Siri, l’assistente digitale che interpreta quello che gli viene detto che ha poi dato il via a servizi simili come Google Now.
Insomma, se non ci fosse stata Apple, molto probabilmente gli smartphone e i tablet sarebbero stati dispositivi dei film di fantascienza.
Una cosa è sicura, se quest’anno verrà presentato un nuovo rivoluzionario prodotto, avrà il logo della mela mordicchiata, e forse non dovremo attendere neppure molto, visto che la conferenza del WWDC 2013, che si svolgerà tra il 10 e il 16 giugno prossimo, è oramai imminente.
6 Commento
Concordo, gli unici keynote che emozionano sono quelli di Apple.
È vero, per vedere qualcosa di rivoluzionario bisogna aspettare Apple. Speriamo per il 10 giugno 😉
Linea di pensiero + che giusta quella di Stefano, infatti solo Apple dal 1976 ad oggi ha sempre e solo proposto prodotti innovativi e concettualmente perfetti. Tutto il resto e paragonabile alla “carta carbone”. 😉
Nessuno ha notato che il sito web di Google per mostrare come funzionano le nuove mappe è molto simile per non dire identico al sito web di Apple per come mostra i contenuti di testo/immagini?
Link per fare il confronto:
Google: http://maps.google.it/help/maps/helloworld/desktop/preview/
Apple: http://www.apple.com/it/macbook-pro/performance-retina/
Non hai mica tutti i torti!!
Assolutissimamente d’accordo.
Ho da sempre utilizzato smartphones Android.
Sono stato sempre molto convinto della filosofia made in Mountain View.
Elettrizzato dai molteplici servizi offerti da Google.
Dopo quanto successo al Moscone, però, è come se avessi avuto una “visione”.
Mi sono reso conto, in modo molto amaro, di quanto le mie convinzioni in merito a Google fossero errate: prova del nove abbastanza sconcertante, il fatto di essere trattato come acquirente di seconda serie (con Nexus 4 prima, e con Google Galaxy S4 adesso) in quanto prodotti non acquistabili mediante circuito Play Store.
E, poi, tantissime altre conferme (scopiazzature a destra e a manca di software già esistente, nessuna vera innovazione, politiche di marketing in retrocessione, frammentazione di Android sempre più consistente, ottimizzazione applicazioni nulla, etc.).
Stanco di star dietro i comodi di “nonpiùquelBig-G”, decido di passare ad Apple.
Sto attendendo di raggiungere la somma esatta che mi serve per acquistare in coppia MacBook Pro + iPhone, in modo da potermi immergere direttamente all’interno dell’ecosistema Apple in modo armonico e fin da subito.
Aggiungo, anche, di non aver mai posseduto alcun prodotto Apple.
Però, questa volta, sento qualcosa che mi spinge a provare.
Non sono in grado di spiegarlo come si deve, ma è come se – finalmente – mi fossi reso conto del fatto che ogni prodotto Apple sia avvolto da un’aura davvero speciale, una sorta di karma positivo incontrastato.
E poi, almeno, con Apple non vi sono ridicoli problemi logistici: son più che sicuro che iPhone 5s sarà presente fin dal D1 per tutti e subito.
Intanto leggo in modo appassionato Spider-Mac 🙂