C’era una volta Mac OS X
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Dalla prima beta nel lontano 2000 a Catalina nel 2019, Mac OS X ha regolarmente alzato il livello di ciò che i computer domestici e professionali possono fare. Ha reso i sistemi informatici più facili e divertenti, più personali e più potenti, ed è stata una parte fondamentale del periodo di innovazione più straordinario che il mondo dei computer abbia mai visto.
Un inizio complicato
Prima di Mac OS X, Apple non si trovava in una bella situazione. Non era l’azienda di Steve Jobs come la conosciamo oggi e sotto la guida di Gil Amelio sfornava prodotti poco convincenti, e aveva una cultura aziendale troppo legata al passato, in poche parole, non funzionava. Non era altro che una nave che galleggiava sul dorso del System 7, il sistema operativo rilasciato per la prima volta nel 1991. Lo sviluppo del suo successore, Copland, iniziò nel 1994 ma non fu mai completato nonostante una versione beta rilasciata agli sviluppatori nel 1995. Copland fu un tentativo di evitare il disastro.
I Mac erano notevolmente più costosi dei PC e Windows 95 era stato progettato per ridurre la distanza tra l’interfaccia testuale dei sistemi operativi DOS e l’approccio più user-friendly del Mac. Apple stava perdendo quote di mercato e Copland era stato progettato per tamponare la falla. Si trattava di un sistema operativo multiutente e multitasking con un’ampia personalizzazione e funzionava in modo nativo sui processori PowerPC che Apple utilizzava nei suoi Mac. Sarebbe stato più efficiente, più flessibile e stabile, ma non vide mai la luce. La data di rilascio prevista per il 1996 fu posticipata al 1997 tra una complessità sempre crescente e un budget di 250 milioni di dollari all’anno, denaro che Apple non poteva permettersi. Il progetto venne cancellato nel 1996.
Così, Apple volse lo sguardo verso l’esterno. Amelio prese in considerazione l’acquisto di BeOS da Be Inc., ma le trattative fallirono. Be voleva 275 milioni di dollari, ma la travagliata Apple disse che non avrebbe pagato più di 200 milioni per acquisire un sistema operativo. Pochi mesi dopo però, Apple acquistò un sistema operativo diverso per 429 milioni di dollari. Quel sistema operativo era OpenStep, il prodotto dell’azienda di Steve Jobs, NeXT. Jobs aveva fondato l’azienda nel 1985 dopo essere stato costretto a lasciare Apple, e quando il marchio di Cupertino acquisì l’azienda nel 1997, tornò in Apple con il ruolo di consulente.
Nell’estate del 1997, Jobs riuscì ad estromettere Amelio che rassegnò le sue dimissioni dall’azienda. Jobs divenne CEO ad interim di Apple pochi mesi dopo. Ci volle del tempo per portare OpenStep sul Mac, e nel frattempo Apple sviluppò altre due versioni del sistema operativo Mac. OS 8 fu rilasciato nel 1997 con la nuova interfaccia Platinum. Era ben fatto, ma la numerazione interna (classificata come Mac OS 7.7) dimostrava che si trattava più di un aggiornamento piuttosto che di una nuova versione del sistema. L’ultimo Mac OS prima che OS X cambiasse tutto fu Mac OS 9, distribuito nel 1999. Era “il miglior sistema operativo per Internet”, secondo il messaggio promozionale di Apple. Integrava la nuova suite iTools, che permetteva di cercare in Internet con Sherlock 2 ed aveva un sistema di aggiornamenti automatici. È stata una versione utile e molto apprezzata, ma è stata anche la fine per System 7 e per i suoi successori. Nei decenni successivi, Apple avrebbe rivoluzionato il modo di concepire l’informatica moderna.
2 Comments
“Mac OS X 10.4 Panther del 2003”, forse era 10.3 ?
🙂
Ooops… ho corretto grazie 🕸😉🕸